![Rilievi dei carabinieri nella palazzina teatro dell'aggressione. Nel riquadro, Abdel Karim Attaoui Rilievi dei carabinieri nella palazzina teatro dell'aggressione. Nel riquadro, Abdel Karim Attaoui](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/YjIwMDFlZjEtZTEwZC00/0/rilievi-dei-carabinieri-nella-palazzina-teatro-dell-aggressione.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Rilievi dei carabinieri nella palazzina teatro dell'aggressione. Nel riquadro, Abdel Karim Attaoui
Roncoferraro (Mantova) – “Era a terra, con la testa spaccata e sanguinante”. Ma si preoccupava per i figli: “Stanno tornano da scuola, se mi vedono così si spaventano”. Ibtissal El Baroudi, 38 anni, marocchina, per i vicini Betty, è scampata per un soffio alla furia dell’ex compagno, che l’ha colpita alla testa a martellate. Nella serata odierna, mercoledì 12 febbraio, dopo una delicatissima operazione al cranio e 48 ore d’ansia, è stata dichiarata fuori pericolo dai sanitari dell’ospedale di Mantova. Intanto i carabinieri hanno ammanettato il suo aggressore, un 40enne violento, con molti precedenti, che Betty aveva già denunciato per stalking.
Il salvataggio di Abdel
Se la giovane donna marocchina potrà riabbracciare i figli lo deve alla fortuna ma anche a chi l’ha soccorsa e ha tamponato le sue ferite. Pure lui è uno straniero per la legge italiana, anche se vive nel nostro Paese dal 1990. Abdel Karim Attaoui è nato in Marocco, come la vittima e l’uomo finito in carcere. Ha 56 anni, fa il corriere per la Sda. "Lunedì – racconta – poco dopo le 13 ero a Roncoferraro (un paese a una trentina di chilometri a nordest del capoluogo virgiliano, verso il confine veneto, ndr) e avevo appena consegnato un pacco a una famiglia italiana. Stavo tornando al furgone quando ho sentito delle urla”.
Le urla di Betty
Una giovane donna, affacciata alla finestra, stava chiedendo aiuto. “Parlava nella mia lingua, in arabo, e ho capito che cosa diceva – racconta Abdel - sono corso da lei e l’ho vista stesa a terra, ferita alla testa, con tanto sangue addosso e sul pavimento. Le ho dato un cuscino per farla stare più comoda. Mi ha chiesto un po’ d’acqua e poi ha iniziato a raccomandarsi per i figli, che stavano tornando a casa con lo scuolabus”. Il corriere ha immediatamente chiamato il 112, poi ha intercettato alcuni vicini di casa di Betty (“Ho chiesto loro se avessero già dato l’allarme, mi hanno detto di no”) ed è sceso a cercare inutilmente di fermare i ragazzi della vittima, 11 e 9 anni, che sono riusciti a salire di sopra e hanno visto choccati la scena della madre insanguinata. L’aggressore, nel frattempo, era scappato. Un’ambulanza ha invece portato Betty all’ospedale Poma a Mantova.
Il ricovero al Poma
La donna è stata ricoverata e, prima di finire in sala operatoria, ha messo i carabinieri sulle tracce dell’ex: è un suo connazionale, 40 anni, che non accetta la separazione e da tempo la tormenta. La donna era arrivata a montare una telecamera esterna per scoprirlo prima che potesse avvicinarsi e lo aveva denunciato per stalking. Tutto inutile: lui, come si vede in una sequenza trovata dagli inquirenti, ha tentato di distruggere la telecamera e lunedì è riuscito a raggiungere l’ex compagna. Entrato in casa, dopo l’ennesimo litigio, l’ha colpita alla testa con un martello, pare per una decina di volte.
Il curriculum criminale dell’ex
Gli investigatori dell’Arma, una volta trovati i riscontri nelle telecamere e nelle testimonianze, hanno sorpreso il presunto tentato omicida nella sua casa di Mantova e lo hanno arrestato. Nell’abitazione c’erano tracce di sangue, forse della vittima. Una prova che, se confermata, lo inchioderà definitivamente. Nel suo curriculum criminale c’è una lunga serie di precedenti. I due figli di Betty, intanto, hanno raggiunto l’abitazione del padre, marito separato della donna, anche lui di origine marocchina, che vive in un paese vicino assieme al figlio più grande, di 17 anni.
La cittadinanza del corriere
Il corriere Abdel vive a Mantova, è sposato e ha due figlie di 17 e 13 anni: "Sono qui da 35 anni – conclude in perfetto italiano - ho lavorato come operaio ma da 20 anni faccio il corriere”. E la cittadinanza? “Sono ancora marocchino”.