PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Mirko Schirolli, lo strazio dei colleghi: “Era un gran lavoratore”. La passione per l’Inter e il downhill: chi era l’operaio morto a Mantova

Il 35enne stava pulendo i rulli, è stato risucchiato. Lo sgomento degli amici: "Non si può morire in questo modo"

Un’altra vittima. Operaio  incastrato nel macchinario. Orrore a  Mantova

Un’altra vittima. Operaio incastrato nel macchinario. Orrore a Mantova

Rivarolo (Mantova)  – "Dov’è finito il diritto di tornare a casa sani e salvi dal lavoro? – l’interrogativo corre sulle bocche dei colleghi –. Mirko è l’ennessima vittima di una guerra a cui non aveva scelto di prendere parte". L’ultimo turno in fabbrica è iniziato alle 7 di ieri mattina e meno di un’ora dopo era già tragicamente finito. Mirko Schirolli, 35 anni, stava pulendo stracci alla mano un macchinario per lo stampaggio di lastre in plexiglas, procedura di manutenzione ordinaria in vista della ripresa della produzione. Un braccio è rimasto impigliato nei rulli d’acciaio: l’operaio è stato ’risucchiato’ e poi schiacciato. Un altro lavoratore ha sentito le urla riempire il capannone e ha lanciato l’allarme. Quando i soccorsi sono arrivati in ditta, Schirolli era già morto.

Cividale di Rivarolo Mantovano, un panorama familiare di campagne e capannoni al confine con la provincia di Cremona. Lo stabilimento della Sintostamp, azienda che si occupa di coperture e laminati in vetroresina, si trova a poche centinaia di metri da casa Schirolli, a Rivarolo. Mirko abitava con i genitori e pare lavorasse qui da cinque anni, ’garantito’ da un contratto interinale ottenuto con un’agenzia di somministrazione del lavoro di Mantova, la Ramstad.

Il collega che ha lanciato l’Sos ha trovato il 35enne riverso e ormai senza vita. L’ambulanza del 118 è arrivata subito assieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri della Compagnia di Viadana. Assieme a loro gli ispettori dell’Ats Val Padana dovranno chiarire la dinamica dell’incidente e, soprattutto, indagarne le cause: per prima cosa sarà necessario stabilire se l’infortunio sia stato dovuto a un malfunzionamento del macchinario o a un momento di distrazione dell’operaio; infine andrà verificato il rispetto di tutti gli accorgimenti per la sicurezza sul lavoro. Il macchinario è stato sequestrato dal pm di turno del tribunale di Mantova. Non è stata ordinata l’autopsia e il corpo è stato restituito alla famiglia.

Morire di lavoro nella ricca Lombardia. È successo due volte negli ultimi due giorni. Giovedì, nel Lodigiano, il 18enne Giampaolo Bodini schiacciato da un macchinario agricolo. Ieri Mirko Schirolli, operaio precario di Rivarolo Mantovano, stritolato dai rulli. "Era un gran lavoratore, sempre disponibile", si disperano i colleghi. "Scia di sangue inarrestabile, non è possibile tollerare oltre", la denuncia dei sindacati confederali. Mirko viveva con la mamma Isolina e il papà Ivano. Tifoso dell’Inter, praticava il downhill. Per tutto il giorno gli amici hanno portato le condoglianze ai genitori e al fratello Simone: "Non si può morire così. Non si deve più morire così".