
Il Forcello è il più imponente sito archeologico etrusco al Nord del Po e qui nascerà un museo di quella civiltà
Mantova, 5 marzo 2016 - A tu per tu con gli etruschi, in una capanna uguale a quella che li accoglieva 2600 anni fa, oppure sulle orme del loro «oikos» una residenza aristocratica di 400metri quadri. A pochi chilometri da Mantova, nel territorio del comune di Bagnolo San Vito, si fa sempre più concreta la riscoperta della civiltà progenitrice dei romani che qui aveva messo radici dal sesto secolo avanti Cristo. Il Forcello è il più imponente sito archeologico etrusco al Nord del Po e proprio in questa zona la Sovrintendenza ai beni archeologici della Lombardia e il Comune di Bagnolo puntano a realizzare un museo della civiltà etrusca e una copia delle capanne che ospitavano gli antichi occupanti delle rive del Mincio. I tecnici sono già al lavoro per dare spazio ai reperti raccolti dai ricercatori dell’università di Milano e realizzare la capanna etrusca. «Una curiosità - svela il sindaco di Bagnolo Manuela Badalotti - la capanna dovrà essere antisismica, altrimenti, dopo i fatti del 2012, non potremmo aprirla al pubblico».
La costruzione, che farà parte del percorso museale, sarà pronta per settembre, in tempo per le celebrazioni del decennale del Forcello, e alla fine costerà 20mila euro, arrivati dalla Regione. L’anno di Mantova Capitale della Cultura offre un’occasione in più ai responsabili del parco archeologico etrusco per sottolineare l’importanza del sito. «Mantova e il Forcello sono intimamente legati - spiega il sovrintendente ai beni archeologici per la Lombardia Filippo Maria Gambari - Quest’ultimo nasce come luogo di commercio tra l’Adriatico e il Nord oltre le Alpi, nella terra dei Celti. Quando i Galli lo distruggono sarà Mantova, meglio protetta, a prenderne il posto e a diventare una città-chiave e poi una capitale». Con le stigmate etrusche, spiegano gli studiosi, a cominciare dal suo figlio più famoso, Virgilio («Mantua me genuit») nato ad Andes, a due passi dal Forcello, ed etrusco lui stesso d’origine, anche se cittadino romano. Il cantiere archeologico già oggi è attrezzato ad accogliere i visitatori che verranno a Mantova nell’anno in cui è capitale della cultura. Il sito è visitabile e uno sguardo d’insieme si ha dalla torre di avvistamento che il Parco del Mincio ha allestito da qualche anno proprio per favorire il colpo d’occhio sulla valle degli etruschi.
Senza contare, ricorda ancora il sovrintendente Gambari, che quest’anno sarà Milano, a inizio luglio, a ospitare l’International Council of Museums (Icom) un appuntamento internazionale di grande rilievo che sarà dedicato ai musei e ai paesaggi culturali: un tema che trova nel Forcello uno degli esempi realizzati e da realizzare. Per completarlo si pensa al museo che ha già trovato una sede da occupare nelle ex scuole elementari della frazione di San Biagio. Qui nascerà il primo nucleo ma l’ambizione è di farne, con l’aiuto di Palazzo Lombardia e dello Stato, una struttura sovraregionale adeguata all’importanza dell’antico porto etrusco.
di TOMMASO PAPA