Castiglione delle Stiviere (Mantova) 22 gennaio 2023 - Boschi. Colline moreniche. Zona di torbiere. Un laghetto naturale. Per molte ore si è sospettato che quel piccolo specchio d’acqua potesse essere la tomba di Yana Malayko, l’epilogo tragico di un viaggio nella vita di una ragazza ucraina durato solo 23 anni. Ma dopo una giornata di tenaci ricerche il corpo non è affiorato e neppure è stato restituito dalla fitta vegetazione. Così l’ombra del femminicidio si confonde con il mistero. Nel carcere di Mantova è rinchiuso l’ex fidanzato della ragazza, Dumitru Stratan, moldavo di 33 anni. Per lui le accuse sono di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Nessuna conferma di sue ammissioni. Ma si parla di un coltello usato come arma e di una telecamera che ne avrebbe fissato l’immagine mentre si allontanava con un sacco nero caricato sulle spalle.
Un’auto ritrovata impantanata nella zona ha dato un nuovo impulso alle indagini. Chi indaga non ha dubbi sulla responsabilità del fermato e sul movente: la gelosia di un uomo che non si rassegnava alla fine di una relazione. Non sembra che Dumitru (Dima per parenti e amici) avesse un lavoro fisso, salvo dare una mano alla sorella nel bar Event Coffee di viale Europa a Castiglione delle Stiviere, che ieri non ha aperto. "Chiuso per motivi familiari", avvertiva un cartello. La madre, arrivata in Italia, con il suo lavoro è riuscita ad acquistare due appartamenti. Finché era durata la loro unione, Yana e il fidanzato avevano diviso un appartamento sopra il bar. "Lei – conferma un negoziante della zona – era venuta qui quattro o cinque anni fa, apposta per lavorare con lui, che lavorava al bar della sorella. Qualche volta si vedeva, altre volte no. Lei era sempre al lavoro. Tempo fa le ho chiesto del fidanzato. Mi ha risposto un po’ piccata. Ho capito che le cose non andavano bene. Vado al bar tre volte al giorno e non mi ero accorto di niente. Vista al lavoro per l’ultima volta giovedì pomeriggio. Ieri (mattina (venerdì - ndr) non c’era".
Il legame s’infrange circa un anno fa. La separazione. Una nuova relazione, si sussurra, della ragazza che lascia l’alloggio occupato con Dima per trasferirsi in quello attiguo insieme con la titolare del bar. L’uomo non accetta, insiste per riprendere la storia, non recede dalla sua gelosia. Fino a giovedì era e a quelle che quasi sicuramente sono le ultime ore nella breve esistenza di Yana Malayko. Troppe ore di silenzio. I parenti lanciano l’allarme. La fine della relazione con Dumitru Stratan, la pervicacia dell’uomo nel rifiutarla, la sua possessività, sono conosciute. I carabinieri sanno di dover indirizzare le indagini sul giovane moldavo, un passato senza inciampo nella legge. Castiglione è popolata da telecamere che controllano edifici pubblici e abitazioni private. Una di queste avrebbe fissato l’immagine di Stratan che si allontava con un sacco nero. Il numero di targa viene inserito nel sistema di software per controllare i tragitti e confrontarli con le immagini riprese dalle telecamere. Dal cellulare vengono ricostruiti gli spostamenti secondo gli agganci alle celle telefoniche. Quella di ieri è una lunga giornata di ricerche, tenaci quanto infruttuose, alla frazione Valle di Castiglione, iniziate alle otto del mattino e interrotte con l’arrivo del buio. Insieme con i carabinieri, intervengono massicciamente i vigili del fuoco, da Mantova, da Milano con i sommozzatori e i nucleo droni, da Bologna con un elicottero. La zona è perlustrata anche da tre unità dell’associazione cinofila Gaia di San Giorgio di Mantova. Ma Yana non si trova. Per questo, dopo un vertice questa mattina, l’area delle ricerche verrà allargata.