Incontro Nazionale dei Madonnari a Grazie di Curtatone, gli artisti si ispirano ai versi della Divina Commedia

Appuntamento il 14 e 15 agosto, sul sagrato del santuario nel borgo mantovano. Tre giurie – il presidente sarà lo street artist Kurt Wenner – decreteranno i vincitori. E la premiazione avverrà tra i versi di Dante e Borgese decantati dall’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory

I Madonnari, artisti di strada nella piazza del borgo

I Madonnari, artisti di strada nella piazza del borgo di Grazie di Curtatone

Mantova, 14 agosto 2024 – Ci siamo. Il borgo di Grazie di Curtatone, nel Mantovano, si sta animando grazie al tradizionale appuntamento con l’Antichissima Fiera delle Grazie – dal 14 al 18 agosto – e il suo evento clou, l’Incontro nazionale dei Madonnari, che quest’anno giunge alla sua 50esima edizione.

Un traguardo importante per quello che viene riconosciuto come il più importante evento internazionale dedicato all’arte madonnara, e che vedrà alcune importanti novità: il tema della Divina Commedia come fil rouge delle opere, che accompagnerà turisti e visitatori in un percorso guidato lungo alcuni passi del poema dantesco, e la partecipazione straordinaria, nel ruolo di presidente delle tre giurie selezionate, di Kurt Wenner, il più famoso street artist nel mondo, maestro madonnaro e padre della street painting 3D, che conserva un profondo legame con Grazie.

Non solo, a premiare gli artisti ci sarà l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory -invitato da Carlo Bottani, sindaco di Curtatone e presidente della provincia di Mantova, a nome della Dante Alighieri Nazionale – che per l’occasione reciterà alcune opere di Dante Alighieri e Jorge Luis Borges. In particolare, i versi sulle stelle del sommo poeta e la poesia intitolata ‘Altra poesia dei Doni’ di Borges.

La Divina Commedia

In occasione dei suoi 50 anni, l’Incontro Nazionale dei Madonnari è eccezionalmente dedicato alla Divina Commedia, un progetto patrocinato dal Ministero della Cultura e sviluppato in collaborazione con la Società Dante Alighieri, dal 1889 impegnata nella promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo, con l’idea di legare idealmente il percorso dei pellegrini che ogni anno arrivano a Grazie al viaggio intrapreso da Dante nei tre regni dell’aldilà. D’altra parte, la presenza di Mantova nella Divina Commedia appare cruciale. Oltre all'ovvia importanza rivestita da Virgilio (sia come autore di riferimento per tutto il poema, sia nel ruolo di guida per due cantiche), vi si trova la rilevante presenza di Sordello di Goito, non un semplice personaggio, ma una guida suppletiva per ben 3 canti del Purgatorio. Non solo: il canto XX dell'Inferno ospita la figura di Manto, la maga leggendaria fondatrice di Mantova, e alla vicenda della fondazione della città, Dante dedica la più lunga digressione attribuita a Virgilio.

Il percorso

Il sagrato del Santuario della Madonna delle Grazie, dove dal mattino del 14 al tramonto del 15 agosto lavoreranno 135 artisti del gessetto, di cui circa 40 provenienti dall’estero, verrà suddiviso in tre settori corrispondenti alle cantiche dell’opera di Dante: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Pellegrini e turisti saranno facilitati nella visita da un Totem interattivo con la mappa del percorso suggerito e un QR code che permetterà di vedere l'elenco delle opere con il relativo verso di ispirazione. Inoltre, per consentire la lettura unitaria delle tre cantiche, le opere, dovranno occupare l’intero spazio assegnato (distanza massima consentita 10 cm dai margini della piazzola) e come sempre potranno essere realizzate esclusivamente con gessetti, pastelli idrosolubili, polveri di gesso o pigmenti in polvere. Ma le novità non finiscono qui, perché quest’anno, per la prima volta, il concorso si fa in tre: per ognuna delle cantiche una diversa giuria decreterà i vincitori delle tre categorie (Madonnari semplici, Madonnari qualificati e Maestri Madonnari).

Il programma completo dell’Antichissima Fiera delle Grazie su borgodigrazie.it

Kurt Wenner

Noto per la sua pittura pavimentale anamorfica, una tecnica prospettica che crea su strade e marciapiedi illusioni di architetture tridimensionali ad altissimo impatto visivo, Kurt Wenner ha un profondo legame con Grazie: ispirandosi al michelangiolesco “Giudizio universale”, egli ideò “Il giudizio finale”, opera corale realizzata dai Madonnari in onore di Papa Giovanni Paolo II, in occasione della sua visita del santuario di Grazie il 23 giugno 1991. Statunitense, ma vissuto per buona parte della sua vita in Italia, Wenner, che lavorava disegnando per la Nasa, è diventato un artista madonnaro dopo l’arrivo a Roma all’inizio degli anni ’80. Studioso di arte e architettura, prospettiva e illusione ottica, ha lavorato anche per Disney, Warner Bros e per alcuni documentari commissionati dal National Geographic. Wenner sarà il presidente delle tre giurie previste quest’anno (una per ogni cantica), che sono composte da giornalisti, esponenti ecclesiastici, storici dell’arte ed esperti d’arte madonnara.

Il Parco Naturale del Mincio

Tutto questo si svolge nel piccolo borgo di Grazie di Curtatone, con il suo Santuario in stile gotico lombardo, luogo di devozione mariana e meta di pellegrinaggi, il fiume Mincio e la riserva naturale che lo ospita, la fiabesca fioritura di fiori di loto, che proprio in estate incanta i visitatori sul Lago Superiore di Mantova, e l’Antichissima Fiera che in questi ultimi due anni ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo. Il borgo di Grazie fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia ed è da poco salito sul podio del programma televisivo Rai “Il Borgo dei Borghi”, classificandosi al terzo posto. Per questi motivi, oltre che meta religiosa per i pellegrini, Grazie è la destinazione ideale per tutti gli amanti dell’arte e della natura, senza tralasciare gli appassionati delle tradizioni enogastronomiche locali.

Il territorio offre numerose possibilità per farsi scoprire e apprezzare da turisti e visitatori grazie ad itinerari in bici, mini-crociere ed escursioni fluviali ecocompatibili sul fiume Mincio, tra la città di Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta, dove si estende la "Riserva naturale delle Valli del Mincio". Il paesaggio conserva atmosfere suggestive tra fiori di loto fioriti, ibischi di palude e una vegetazione fitta che accoglie aironi rossi e cinerini, tarabusi, falchi di palude e altre specie protette di uccelli.

Elemento distintivo del borgo di Grazie, abbracciato dal fiume Mincio, è il Santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie in stile gotico lombardo. Risalente alla fine del XIV secolo, conserva numerose statue polimateriche ex-voto e un coccodrillo imbalsamato che pende dalle volte, forse simbolo del demonio vinto, protagonista di numerose leggende. Grazie è un luogo unico, un concentrato di storia, natura e tradizioni che resta nel cuore di tanti visitatori, affascinati dal patrimonio artistico e dall’atmosfera suggestiva che vi si respira.

Il Museo comunale dei Madonnari conserva ed espone numerose opere di Maestri Madonnari: capolavori e creazioni del tutto originali si mescolano a riproduzioni su pannelli e cartoncini di opere eseguite precedentemente sulle piazze. Il museo, situato sul piazzale del Santuario, è visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19.

Ma a Grazie c’è anche un “Museo urbano diffuso”, cioè un percorso espositivo a cielo aperto delle opere dei madonnari, che si snoda nelle vie principali del borgo: riproduzioni di opere selezionate che sono esposte su edifici pubblici e su abitazioni private e che possono essere periodicamente variate e integrate. Un modo per promuovere tutto l’anno l’opera dei madonnari che devono sì la loro magia al loro essere effimere, ma meritano anche di essere valorizzati nell’ambito delle eccellenze che caratterizzano il borgo di Grazie.

Il piatto tipico di Grazie è il Cotechino De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), apprezzatissimo anche in estate e in versione street food. Sarà perché è così gustoso o perché si caratterizza per un ridotto contenuto di sale e grassi, ma la tradizione vuole che si mangi il prelibato “panino con il cotechino” proprio durante l’Antichissima Fiera di Ferragosto.