Milano, 19 agosto 2023 - E' morto l'imprenditore mantovano Roberto Colaninno che da poco aveva compiuto 80 anni. E’ deceduto nella sua abitazione di Mantova a palazzo Canossa, un edificio del Seicento nel cuore della città completamente restaurato dove abitano anche i figli Matteo e Michele con le rispettive famiglie.
La salma si trova in casa dove sarà allestita la camera ardente ma solo per i familiari e i parenti più stretti. Roberto Colaninno, nonostante i suoi interessi finanziari e imprenditoriali spaziassero ormai da Pontedera all'Asia, era rimasto con salde radici mantovane ed era molto riservato. La stessa riservatezza che mantiene oggi la famiglia, chiusa nel suo dolore, che ha deciso per i funerali in forma privata senza ancora comunicare né la data né il luogo esatto.
- Imprenditore oltre gli schemi
- La sua Mantova
- La famiglia
- La storia in Olivetti
- Da Piaggio a Moto Guzzi
- L’amore per l’Aquila di Mandello
- Il volo in Cai
- Commenti e ricordi
- Il sindaco di Mantova
Imprenditore oltre gli schemi
Roberto Colaninno, era presidente di Immsi, la finanziaria di famiglia, e presidente e amministratore delegato di Piaggio. Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest'ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Roberto Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e da mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana.
La sua Mantova
L'imprenditore, la cui famiglia era originaria di Acquaviva delle Fonti, da tempo ormai viveva a Mantova. La sua carriera inizia nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova, entrata ben presto nell'orbita della Cir dell'ingegner Carlo De Benedetti.
La famiglia
Colaninno si diploma ragioniere, diventerà dottore nel 2001 grazie ad una laurea honoris causa in economia e commercio all'Università di Lecce. Si sposa a 26 anni nel 1969 con Oretta Schiavetti. Due i figli, entrambi in carriera: il primo, Matteo, nato nel 1970, è vicepresidente esecutivo del Gruppo Piaggio, e per tre legislature è stato deputato, arrivando a ricoprire la carica di ministro dello sviluppo economico nel governo ombra del Partito Democratico, componente della direzione e responsabile economico della segreteria nazionale del Partito Democratico, e parlamentare di Italia Viva. Il secondogenito, Michele, classe 1976, è amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi, responsabile delle strategie di innovazione prodotto e marketing del Gruppo Piaggio, e presidente di Acem, l'associazione europea dell'industria motociclistica con sede a Bruxelles, cui partecipano tutti i gruppi mondiali di moto e scooter.
La storia in Olivetti
Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell'azienda. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall'informatica e trasforma l'azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all'epoca secondo gestore nazionale dei cellulari. All'inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia, pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa. L'operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi, nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom operante nel settore delle reti telefoniche, società operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.
Da Piaggio a Moto Guzzi
Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio. Negli anni Piaggio cresce ed ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.
L’amore per l’Aquila di Mandello
Il grande amore per la Moto Guzzi e il rispetto per lo stabilimento di Mandello, di Roberto Colaninno è rinchiuso in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel 2021 in occasione dei 10 anni di vita dell’Aquila. “ Moto Guzzi – diceva – è legata a un periodo storico dell’Italia molto importante perché nasce alla fine della Prima Guerra Mondiale. Poi piano piano si rinnova e, forse non tutti lo sanno, entra addirittura in uno sport come il canottaggio con i suoi equipaggi del “quattro con” e “quattro senza” che vincono medaglie alle Olimpiadi. Quando la Piaggio l’acquista insieme ad Aprilia, la trasforma, la rigenera, la rilancia. Parliamo di un marchio straordinario che, nonostante la concorrenza delle moto giapponesi e americane, è ancora nel cuore degli appassionati”. Parlando dello stabilimento di Mandello sul Lario ne ammise il valore non solo storico: “ La sua aquila deve essere italiana. Guzzi non sente il peso degli anni, è ancora il marchio dei grandi viaggi, delle moto legate alla fantasia e ai momenti di avventura di ciascuno di noi”.
Il volo in Cai
Nel 2008 viene costituita, in seguito a una iniziativa di Silvio Berlusconi, nasce la Compagnia Aerea Italiana, una società-veicolo che intende acquisire l'Alitalia, di cui Colaninno è stato presidente. Nel 2015 la Cai è azionista al 51% della nuova Alitalia con il 49% in mano a Etihad Airway
"L'imprenditoria lombarda e italiana perdono con Roberto Colaninno un protagonista assoluto nel panorama economico del nostro Paese. Figura carismatica e competente, Colaninno è stato artefice di scelte strategiche coraggiose e lungimiranti per le aziende che ha guidato". Così sui propri canali social l'ex sindaca di Milano Letizia Moratti. "Un impegno importante - aggiunge - come accaduto con il rilancio della Piaggio. Condoglianze alla famiglia".
"Roberto Colaninno è stato una figura di spicco del panorama finanziario e industriale di questo Paese. Un abile manager e un imprenditore che ha saputo costruirsi, grazie alla messa a segno di importanti operazioni che resteranno alla storia, anche una riconosciuta fama internazionale", così Emma e Antonio Marcegaglia, rispettivamente presidente e vicepresidente della holding omonima: "Abbiamo appreso con grandissima tristezza la notizia della sua scomparsa, a pochi giorni dal suo 80esimo compleanno, e siamo vicini con sincero affetto alla sua famiglia, mantovana come la nostra, cui ci legano sentimenti di profonda amicizia e di percorsi contigui". "Ricordo - sottolinea Emma Marcegaglia - il suo impegno in Confindustria e gli anni, entrambi giovani imprenditori, condivisi insieme al figlio e mio caro amico, Matteo. A lui e a tutta la sua famiglia va il nostro abbraccio più grande".
"Ci lascia un imprenditore straordinario e instancabile, che ha saputo conquistarsi con tenacia ogni successo imprenditoriale": così il sindaco di Mantova Mattia Palazzi omaggia Roberto Colaninno. "Ha sempre avuto radici ben salde nella nostra città dove ha sempre scelto di vivere, e allo stesso tempo la curiosità di conoscere e la capacità di interpretare e anticipare molti cambiamenti economici e finanziari a livello globale. Ha contribuito a rafforzare l'immagine e la capacità imprenditoriale dell'Italia nel mondo, contribuendo alla crescita del Paese". Palazzi conclude esprimendo "personalmente e a nome della città le più sincere condoglianze alla famiglia, alla moglie Oretta e ai figli Matteo e Michele. Sono personalmente grato a Roberto Colaninno anche per i confronti avuti con lui sui temi della città, cui era profondamente legato e della quale si interessava in ogni suo cambiamento".