Vimodrone (Milano), 7 luglio 2020 - Il Covid ritarda ma non ferma la svolta del trasporto pubblico, a Vimodrone arriva il primo bus di Atm nella storia della città. Finora, non avevano mai circolato. La corsa inaugurale avrebbe dovuto tenersi prima della pausa di agosto, ma la pandemia ha spostato a fine anno il taglio del nastro. Un disagio che non inficia il risultato, "essenziale per non rimanere tagliati fuori - dice il sindaco Dario Veneroni - chiedevamo i pullman da almeno 15 anni". La linea che si allunga sin qui è la Segrate-Cascina Burrona, costo 100mila euro interamente sostenuto dal Comune, "la funzione sociale è evidente", sottolinea il primo cittadino per spiegare l’investimento. Sei mesi fa, ha testato il percorso personalmente con i tecnici milanesi per centrare l’obiettivo principale.
«Finalmente gli anziani potranno raggiungere gli ambulatori Ats a Rovagnasco in piena autonomia". La novità è in tutta evidenza il frutto di una revisione dei percorsi avviata da Città Metropolitana, l’ex provincia aveva infatti accolto l’appello dell’amministrazione a inserirla fra le fermate. «Era inammissibile che le nostre famiglie non avessero a disposizione un mezzo per il San Raffaele – aggiunge Veneroni -. Ancora oggi per andare all’ospedale siamo costretti a ricorrere alla macchina con tutte le conseguenze del caso: traffico e inquinamento".
Ma è importante anche per i pendolari che "grazie al nuovo corso potranno lasciare l’auto in box". Per realizzare il sogno è stato necessario superare un ostacolo pratico: il calibro ridotto delle strade non permette in questi casi l’impiego di mezzi da 50 posti lunghi 12 metri. Di qui all’epilogo , il passo è breve: "Abbiamo dovuto ripiegare su quelli più corti per 25-30 passeggeri – chiarisce il primo cittadino -. La richiesta della gente era diventata pressante, ci siamo mossi per questa ragione. Valuteremo anche l’impatto della novità sul traffico, la previsione è di un taglio netto".