Allerta meteo: un ciclone mediterraneo sta per colpire l’Italia. Rischio eventi estremi

In diverse regioni del Centro Nord potrebbero scaricarsi al suolo qualcosa come 200-250 millimetri di pioggia in sole 48 ore. Attenzione alle possibili criticità idrogeologiche

Previsioni meteo per la settimana di Pasqua: la grafica di 3bmeteo

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Roma, 15 aprile 2025 – Stanchi della pioggia? In realtà è solo l’inizio: è in arrivo infatti la fase più dura del maltempo, che si abbatterà sull’Italia da mercoledì fino a venerdì. “A peggiorare le cose ci penserà l'approfondirsi di un ciclone sui nostri mari, in particolare sull'area tirrenica” – spiega IlMeteo.it - “con il rischio, stavolta più che concreto, che possano verificarsi eventi meteo estremi”.

Sommario

Tra martedì e mercoledì ancora pioggia

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito, spiega che "almeno fino a giovedì piogge e locali nubifragi colpiranno in particolare il Nord e parte del Centro". Nelle prossime ore il maltempo imperverserà su Triveneto, Toscana, Umbria e Lazio, pioverà anche sul resto del Centro Nord, poco o per niente al Sud. Le piogge più intense sono previste in Friuli Venezia Giulia con 100 litri per metro quadrato ad Udine, fino a 60 millimetri in 24 ore anche a Belluno, oltre 40 millimetri in Toscana tra Firenze e Pistoia. I venti saranno ancora tesi dai quadranti meridionali con rinforzi soprattutto sulla Puglia. Mercoledì è previsto un ulteriore e deciso peggioramento, con i fenomeni più intensi attesi al Nordovest: la provincia più piovosa dovrebbe essere quella di Biella con 111 millimetri, poi Verbania con circa 90, Aosta e Varese 70, Milano 55, Torino 45 e Genova 40. Si tratta della pioggia che cade in almeno due settimane durante il mese di aprile. Tutto invece in 24 ore. Nel frattempo al Sud toccheremo i 27 gradi, anche in Campania, a Benevento.

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Il ciclone sull’Italia

Giovedì 17 aprile la situazione sarà delicata. Spiegano gli esperti che arriverà il cuore del ciclone: sono previsti venti di burrasca da Nord a Sud e continuerà a piovere, mentre sulle Alpi la neve scenderà copiosa. La città più piovosa dovrebbe essere, ancora una volta, Biella con altri 110 millimetri per metro quadrato, seguita da Aosta con 85, Torino con 65, Belluno e Pordenone con 50-60. Venerdì 18 aprile smetterà di piovere, gradualmente, salvo rovesci soprattutto in Friuli Venezia Giulia (Udine 50 millimetri) e nel Lazio, (Roma con 30 millimetri).

Il rischio di criticità idrogeologiche

Le regioni dove si teme il peggio – spiega ilMeteo.it in un articolo sul sito – sono dunque “tutte quelle del Nord Ovest, Piemonte in primis, ma anche Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia (specie occidentale) e ovest Emilia: addirittura, potrebbero scaricarsi al suolo qualcosa come 200-250 millimetri di pioggia in sole 48 ore (l'equivalente di 200-250 litri per metro quadrato)”. Il rischio di criticità idrogeologiche sarà piuttosto elevato, afferma sempre il sito. Addirittura sul Verbano, dice 3bmeteo, si potrebbero raggiungere i 300 millimetri. “Oltre i 2500 metri sono attesi accumuli di neve fresca di oltre un metro tra Gran Paradiso e Cervino, oltre 150 centimetri sulla zona del Monte Rosa”. Il sito segnala che “proprio le nevicate oltre i 2000 metri che potranno almeno in parte attenuare le conseguenze del maltempo, poiché in quota meno acqua si riverserà nei bacini idrici”.

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Seguirà una breve tregua perché tra domenica di Pasqua e lunedì dell'Angelo sono previsti altri rovesci, specie al Nord Ovest.

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La mappa di 3bmeteo

Il 2024 bollente dell’Europa

Nel 2024 l'Europa è stato il continente che si è riscaldato più rapidamente, facendo registrare anche l'anno più caldo mai registrato nel continente e condizioni meteorologiche estreme. In Europa si sono verificate le inondazioni più diffuse dal 2013, soprattutto negli Stati a Ovest, che hanno causato almeno 335 vittime e colpito 413mila persone, con quasi un terzo della rete fluviale europea che ha registrato inondazioni che hanno superato almeno la soglia di alluvione "elevata". E' quanto emerge dal rapporto sullo stato del clima europeo nel 2024, pubblicato oggi dal servizio Copernicus dell'Ue, in collaborazione con l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) delle Nazioni Unite.

Basato su dati e analisi scientifiche, il rapporto conferma la continua tendenza all'aumento delle temperature e dei cambiamenti climatici in tutta Europa. I dati dello scorso anno mostrano temperature annuali record in quasi metà dell'Europa. Nel 2024, inoltre, l'Europa ha registrato un netto divario climatico: l'Est ha sperimentato caldo estremo e siccità, mentre l'Ovest è stato caldo ed eccezionalmente umido e uno dei dieci anni più piovosi dal periodo analizzato dal 1950. Anche le temperature della superficie del mare hanno raggiunto livelli record, con 0,7 gradi sopra la media e 1,2 sopra la media per quanto riguarda il Mar Mediterraneo. Fra i dati più significativi, anche quelli riguardanti la riduzione dei ghiacciai.