Lombardia stretta tra pioggia e neve. La data chiave del 2 febbraio (e la tradizione legata alla Candelora)

Una vasta saccatura si colloca sul bacino occidentale del Mediterraneo, portando con sé la discesa di ulteriori due nuclei freddi in quota che fino a sabato causeranno condizioni del tempo variabili e perturbate sulla Lombardia

Milano, 30 gennaio 2025 – Cosa ci aspetta sul fronte meteo? Come sarà il fine settimana? Partiamo dal quadro di queste ore. Da oggi, giovedì 30 gennaio, una vasta saccatura si colloca sul bacino occidentale del Mediterraneo, portando con sé la discesa di ulteriori due nuclei freddi in quota che fino a sabato causeranno condizioni del tempo variabili e perturbate sulla Lombardia. "L'Anticiclone delle Azzorre sta per partire per una lunga vacanza in Danimarca: di conseguenza l'Italia sarà di nuovo terra di conquista da parte di cicloni carichi di pioggia"spiega Lorenzo Tedici, meteorologo del sito IlMeteo.it. Sulla regione è previsto il ritorno della neve (oltre i 1.200 metri) e della pioggia, dopo una breve tregua dal maltempo durata solo qualche giorno. I giorni della Merla (29-30-31 gennaio) chiuderanno con un'anomalia termica di +2°C rispetto al clima del periodo: avremo Giorni della Merla miti e non ci sarà il freddo previsto dalla tradizione popolare. Febbraio si aprirà con un sabato piovoso, mentre domenica 2 febbraio non sono attese particolari precipitazioni. 

Le tradizioni legate al 2 febbraio

Il 2 febbraio è una data meteo importante in giro per il mondo: in base a detti e tradizioni popolari si cerca di capire quanto durerà ancora l'inverno; negli Stati Uniti d'America il 2 febbraio è il Giorno della Marmotta (in inglese Groundhog Day) che ricorre annualmente fin dal 1887. Se la Marmotta al risveglio vede la propria ombra (tempo buono con il sole) allora l'inverno durerà altre 6 settimane, altrimenti sarà già agli sgoccioli. In Italia abbiamo tanti detti popolari per il 2 febbraio, per la Candelora: viste le condizioni meteo in arrivo "è probabile che a febbraio un po' di freddo arriverà e che l'inverno non sarà ancora finito". 

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Le nevicate in Valtellina

Come detto poco fa è previsto il ritorno della neve, sebbene a quote medio-alte. Nei giorni scorsi in Valchiavenna la neve è scesa copiosa, provocando anche dei disagi e costringendo le autorità, in alcuni casi, a chiudere strade e passi. Il passo del Foscagno, passaggio obbligato per ogni residente o turista che vuole raggiungere Livigno dall’Italia o che vuole uscire dal Piccolo Tibet, è rimasto chiuso nella giornata di martedì a causa proprio delle forti nevicate del pomeriggio e per alcune ore, fino alle 18.45 di sera, chiunque avesse voluto raggiungere Livigno avrebbe dovuto recarsi in Svizzera dal Trentino Alto Adige e percorrere il Passo del Gallo. Non proprio agevole. A fare le «spese» di questa chiusura, peraltro necessaria, anche i ragazzi che ogni giorno si recano a Bormio per frequentare uno degli istituti scolastici di secondo grado. Nella mattinata di ieri, invece, il Passo del Foscagno è rimasto chiuso per permettere l’operazione di bonifica, con l’elicottero, della zona e renderla di nuovo sicura al passaggio dei mezzi. Nel primo pomeriggio la circolazione è tornata alla normalità. Aperti dalla mattinata di ieri Bernina e Maloja.

Ecco le previsioni giorno per giorno dal bollettino di Arpa Lombardia

Domani venerdì 31 gennaio

Stato del cielo: molto nuvoloso o coperto. Precipitazioni: deboli diffuse a partire dalla mattinata dai settori occidentali. Neve oltre i 1200 - 1400 metri, con quota neve in calo nel corso dell'evento, specie sui settori occidentali. Temperature: minime in aumento, massime in calo. In pianura minime intorno a 4 °C, massime intorno a 8 °C. Zero termico: 1600 - 1800 metri, in calo serale fino a 1400 metri sui settori occidentali. Venti: in pianura deboli di direzione variabile, tendenti a disporsi da Est dal pomeriggio; in montagna deboli o moderati dai quadranti meridionali.

Sabato 1 febbraio 

Stato del cielo: molto nuvoloso o coperto. Precipitazioni: deboli diffuse nella prima metà della giornata, in esaurimento dal pomeriggio, con fenomeni residuali sui settori nord-occidentali. Neve oltre 1200 - 1400 metri. Temperature: minime e massime in lieve aumento. Zero termico: 1400 - 1600 metri. Venti: in pianura deboli settentrionali sui settori occidentali e deboli orientali su quelli orientali; in montagna deboli o moderati dai quadranti meridionali o orientali.