Sono i Giorni della Merla: perché si chiamano così e come mai a Milano farà più freddo che in montagna

Il 29, 30, 31 gennaio sono considerati per la tradizione popolare il periodo più rigido dell’anno. Ma sarà davvero così per il 2024? In realtà le temperature sono decisamente miti in gran parte del Paese. Con qualche eccezione: ecco perché

Freddo

Sono ufficialmente arrivati i "Giorni della Merla", il periodo considerato il più freddo dell'anno, ovvero il 29, 30 e 31 gennaio. Come detto, si tratta di una tradizione popolare, che non sempre trova riscontro nelle reali condizioni meteo. Da dove deriva questa credenza, molto radicata sul territorio lombardo?

La leggenda 

Una delle versioni più note della leggenda legata ai “Dì della Merla” racconta di una povera merla candida che, in fin di vita per il freddo e la mancanza di cibo dovuta al gelo, una mattina si rifugiò dentro un comignolo per trovare riparo e tepore. Secondo quanto narrato la merla vi stette tre giorni interi, ritemprandosi e riuscendo a sopravvivere, diversamente dai suoi compagni, che furono uccisi dal gelo. All'uscita dell'animale dal suo provvidenziale rifugio, la merla aveva però cambiato colore, diventando tutta nera. E così, trattandosi dell'unica merla rimasta, da quel momento in poi tutti gli esemplari sono nati neri come il carbone.

Come saranno (davvero) i “dì della merla”

Ma quest’anno i “Giorni della Merla” saranno davvero i più freddi dell’anno? Pare proprio di no: l'alta pressione sta proseguendo con la sua egemonia anche negli ultimissimi giorni del mese di gennaio. L'anticiclone sta portando infatti tempo stabile con cieli sereni su gran parte della penisola mentre sulla pianura Padana continuano a persistere estesi banchi di nebbia che riducono la visibilità anche nel corso delle ore diurne. A preoccupare nel frattempo è l'aumento del livello di particolato in atmosfera, a causa del ristagno d'aria nei bassi strati. 

A Milano? Fa più freddo che in montagna

A Milano, però, le temperature di questi giorni saranno decisamente meno miti rispetto ad altre zone d’Italia. Come mai? “Colpa” di nebbie o nubi basse, diffuse in questi giorni sulle zone pianeggianti del Nord. A proposito di nebbia: la sua presenza potrà causare il cosiddetto freezing effect, il fenomeno provocato dalle forti inversioni termiche. Infatti se in montagna farà decisamente più caldo con picchi di 12-15°C di giorno, in pianura e in presenza di nebbia o nubi basse i valori termici si manterranno piuttosto bassi e di pochi gradi sopra lo zero, o anche a zero gradi nelle campagne, facendo trascorrere così giornate di ghiaccio