REDAZIONE MILANO

Occhi sotto stress, all'Humanitas i consigli per prevenire l'astigmatismo

Specialisti provenienti da tutto il mondo faranno il punto sulle nuove frontiere di diagnosi e cura. Ricerca avanzata: stimolazione elettrica per curare la presbiopia

Milano, 27 aprile 2016 -  Mantieni lo smartphone distante 60 centimetri dal viso (VIDEO). Illumina l’ambiente dove utilizzi il pc con una luce dall’alto, ben distribuita, riflessa da un soffitto chiaro (VIDEO). Non strofinare troppo gli occhi. Ecco alcuni dei consigli del prof. Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University,  per preservare i nostri occhi dagli stress della vita quotidiana. Le componenti dell'occhio (cornea, cristallino, epitelio corneale e pupilla), infatti, possono essere compromesse sfociando in disturbi anche seri quali l’astigmatismo.

Di cosa si tratta? L’astigmatismo, disturbo della vista che determina una minore nitidezza visiva, può essere presente dalla nascita e può essere associato a miopia, ipermetropia e presbiopia, con differenti combinazioni tra i difetti e differenti livelli di gravità. Il difetto dipende dalla forma della cornea (simile a quella di un pallone da rugby e quindi la curvatura non è la medesima sui diversi meridiani). I raggi di luce non vengono messi a fuoco tutti nello stesso punto. Questo accade perché l'occhio non ha lo stesso potere di messa a fuoco lungo tutti i meridiani della cornea, provocando nei casi più lievi una minore nitidezza delle immagini. Le stime di uno studio dell’European Eye Epidemiology Consortium, pubblicato nel 2015 su European Journal of Epidemiology, parlano di una incidenza di astigmatismo in Europa del 24% della popolazione. Il dato oscilla fra il 15 e il 25% tra le fasce d'età più giovani e in mezza età, mentre dopo i 65 anni l'astigmatismo diventa più comune: superati gli 80 anni è astigmatica 1 persona su 2. Senza diagnosi accurata l’astigmatismo è destinato a peggiorare. Ecco perché è fondamentale cogliere in tempo questo disturbo della vista. 

Ma quali sono i campanelli d'allarme?  Mal di testa, cefalea, nausea, disturbi dell’equilibrio o dell’apprendimento, sono segnali che non devono essere trascurati. Si tratta, infatti, di sintomi che spesso non vengono ricondotti all’astigmatismo e che quindi non permettono una corretta cura del disturbo visivo. Come intervenire? “Attraverso una diagnostica più accurata – ha spiegato il prof. Vinciguerra - fatta con strumenti come l’aberrometro (esame che fornisce una mappa con cui si possono individuare eventuali aberrazioni oculari ossia alterazioni delle strutture dell'occhio che producono distorsioni), tomografia ottica computerizzata (che consente di fare sezioni ottiche dell’occhio più precise misurando lo spessore di ogni strato oculare),topografo e tomografo corneale, analisi avanzata del film lacrimale”.

Delle nuove frontiere di diagnosi e cura dell’astigmatismo si parlerà nel corso del congresso internazionale ESASO, European School for Advanced Studies in Ophthalmology,organizzato in Humanitas il 28, 29 e 30 aprile 2016. Un convegno fra teoria e pratica durante il quale sarà riprodotta virtualmente una sala operatoria e verrà simulato un intervento di correzione dell’astigmatismo attraverso occhi artificiali che reagiscono come quelli umani. Chair del congresso il prof. Josè L. Güell, direttore dell’Unità di Cornea e di chirurgia refrattiva all’Istituto di Microchirurgia Oculare e il prof. Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’ospedale Humanitas e docente di Humanitas University, entrambi appartenenti alla Faculty di ESASO.  Nel corso dell'evento in saranno presentate le principali novità su diagnosi e trattamento dell’astigmatismo. Fra queste: l'aberrometro totale e sottrattivo ad altissima risoluzione, ma anche metodi con cui rinforzare la cornea indebolita aumentando il legame delle fibre cornee e uno strumento di calcolo per il cristallino artificiale per poter ridefinire una migliore profondità di fuoco. Per fare un paragone basti pensare a quando scattiamo una fotografia: il soggetto in primo piano è a fuoco mentre quanto sta dietro risulta più o meno sfuocato. Più la profondità di fuoco è estesa, più la visione è confortevole. Inoltre, alternative chirurgiche per la correzione dell’astigmatismo fra cui il laser a femtosecondi corneale e anche una nuova tecnica (in fase di ricerca) di stimolazione elettrica per curare la presbiopia.