Milano, 8 febbraio 2017 - A Roma, nel firmamento della prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, promossa dal Ministero dell’Istruzione, brillava una luce lombarda, quella del Comitato regionale per le comunicazioni. Il Co.re.com Lombardia ha infatti presentato i risultati dello sportello Help web reputation giovani, che offre un servizio gratuito ai cittadini lombardi che riscontrano problemi in merito alla propria reputazione digitale. Si tratta di un’iniziativa pionieristica in Europa, che ha raggiunto risultati ragguardevoli: l’80% delle segnalazioni pervenute a quello sportello da parte di cittadini lombardi è stato risolto positivamente. Il Co.re.com Lombardia aiuta concretamente gli utenti della Rete nella tutela della propria web reputation, quando vengono pubblicati imprudentemente o all’insaputa dell’interessato su piattaforme di social networking contenuti offensivi o commenti diffamatori.
Nel 2016 una richiesta di aiuto su due, tra quelle pervenute allo sportello lombardo, riguardava cyberbullismo o commenti offensivi; l’altro 50% di richieste, invece, furti d’identità o di dati personali. La fascia d’età maggiormente esposta a questi problemi è quella compresa tra i 30 e i 65 anni (87% dei soggetti richiedenti aiuto).Per soddisfare tali istanze, il Co.re.com Lombardia procede direttamente, cancellando tutti i risultati che appaiono in internet quando si digita il nome e cognome di una persona, soprattutto se minore, ad esempio filmati equivoci.
Lo fa attraverso operatori qualificati e competenti che spesso interagiscono con la Polizia Postale. Ma il Co.re.com Lombardia non opera soltanto sul fronte della lotta al bullismo e della repressione dei reati in Rete, spesso in affiancamento al lavoro dell’autorità giudiziaria. Agisce anche su altri due versanti: mediante moral suasion, sui siti che pubblicano notizie o immagini lesive della dignità delle persone; attraverso corsi di formazione, destinati ad alunni e insegnanti, e finalizzati a fornire linee guida per un uso prudente e responsabile della Rete, soprattutto da parte degli adolescenti. «Più di 450 corsi per un totale di 20.000 studenti coinvolti», ha ricordato Federica Zanella, Presidente del Co.re.com Lombardia.
*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica