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A Villa Necchi Campiglio aromi, colori e scoperte. Spremute da degustare e caffè al limone
Milano – Anticipo di primavera a Villa Necchi Campiglio di via Mozart, bene del Fai-Fondo per l’ambiente Italiano, per i due giorni della XIII edizione di Agrumi: anche oggi cittadini e turisti potranno conoscere un patrimonio di biodiversità tipica dei paesaggi mediterranei e acquistare piante, frutti, vari tipi di miele, birre aromatizzate, profumi, raffinati decori e altri prodotti. Tra le proposte più insolite, i cosmetici preparati con l’olio essenziale di pompìa, una varietà di limone unica al mondo, endemica della Sardegna e diffusa in particolare nell’area della Baronia, dalla quale si ottiene un principio attivo che ha proprietà terapeutiche.
Ancora, candele di cera d’api e saponi realizzati con latte d’asina, profumati agli agrumi, e curiose piante di finger lime, il “limone caviale” originario dell’Australia. Da ammirare, la fotografia botanica applicata agi agrumi di Marco Beck Peccoz. E poi ci degustazioni di spremute, a cura del Consorzio di Tutela dell’Arancia Rossa di Sicilia IG, e del caffè aromatizzato al limone preparato da Salvatore Iaccarino, ex custode della Baia di Ieranto. In programma anche momenti di approfondimento con gli esperti, tra cui quello di stamattina alle 11.30: “Storie d’amore e di passione per gli agrumi”, protagoniste di una conversazione a più voci.
Tra i visitatori, Franco e Ada Branciamore, di 85 e 80 anni. "Siamo di Palermo – raccontano –, a Milano da 35 anni. Questi profumi ci ricordano la nostra terra, è un momento molto piacevole". Invece Sabrina Dagher si è trasferita a Milano dalla Francia, da pochissimo, e a Villa Necchi ha portato i suoi figli, un bambino di 10 anni e la secondogenita di 8. "Ogni mattina – racconta – mangiamo arance. Non spremute, in insalata. Non potevamo perderci la degustazione".