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Roberto Bolle
Milano, 29 novembre 2016 - Il fenomeno Roberto Bolle, messaggero di arte, di cultura, di bellezza, di emozioni forti e positive, come lui stesso si definisce nel docu-film di Francesca Pedroni, apprezzato da un gran pubblico nelle sale cinematografiche, fa fibrillare i botteghini. Dopo i gala “Bolle and Friends” visti su grande schermo, dall’Arena di Verona, dalle Terme di Caracalla e da Pompei, per i fan della star, che si divide tra Milano e New York, è ora di conquistarsi un posto per gli spettacoli live del Divo Roberto e dei suoi amici, due serate soltanto nell’immediato a Milano, stasera e domani, al Teatro degli Arcimboldi. E bisogna dire che “L’arte della danza”, titolo del documentario su Bolle, è servita al meglio in queste due date perché il cast dei Friends è di classe. Roberto Bolle, memore delle serate miste che per primo Rudolf Nureyev ha offerto ai suoi tanti ammiratori in giro per il mondo, circondandosi di ballerini scelti, ha messo insieme un gruppo di stelle brillanti per virtuosismo e stile interpretativo chiamandoli intorno a sé dalle compagnie classiche più titolate d’Europa e d’America.
Si comincerà con un’ouverture ormai ben nota, “Prototype reloaded”, un gioco tra immagine digitale e danza reale - di Roberto come uomo Leonardesco che balla - ideato da Massimiliano Volpini. Dopo di che ecco i fuochi d’artificio con “Diana e Atteone” dove il cubano Osiel Gounoe, ora a Monaco di Baviera, è più che magnetico, regalando un tocco di bravura personalissimo a questo brano da applauso, tutto giri e salti, che lo vede accanto a Anna Tsygankova, étoile russa dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam. Elena Vostrotina e Christian Bauch del Semperoper Ballett di Dresda offrono poi un assaggio dello stile postclassico ardito di William Forsythe con “Duet from New Suite” su una “Allemanda” di Bach. La leggerezza, la velocità, il sorriso, lo humor arrivano con l’elfo russo Daniil Simkin, dell’American Ballet Theatre, biondo, scattante, allegro in “Les bourgeois” di Ben Van Cauwenbergh, nato ad hoc per le sue doti, sulla omonima canzone di Jacques Brel. La chiusura della prima parte è con la “Carmen” di Roland Petit, per Bolle come don José e per Nicoletta Manni, della Scala, nel ruolo sexy-volitivo del titolo. Immancabile, come in ogni gala, il pas de deux da “Don Chisciotte, in apertura della seconda parte, che vede Simkin con Maria Kochetkova, fuscello d’acciaio, anche lei russa, ora al San Francisco Ballet.
Per sè Bolle riserva un duetto maschile, con Timofej Andrijaschenko, giovane e bel ballerino russo, attualmente alla Scala, tratto dal “Proust” ancora di Petit. Ed ecco poi un sempre gradito “Corsaro” per Gouneo in coppia con la Manni, ovvero la gioia di regalare alla sala le scintille della danza classica più spettacolare. Saggiamente non manca un lavoro dei nostri giorni con “Vertigo Maze” di Stijin Celis, coreografo cinquantenne belga, autore di un pezzo che si potrebbe definire di “balletto contemporaneo”. Il divertimento finale è con il “Grand pas de deux” del tedesco Christian Spuck su musica di Rossini per la spiritosa - finto goffa - Alicia Amatriain dello Stuttgart Ballett con un inedito Roberto Bolle in vesti da commedia.
E Bolle merita qui seriamente un elogio per aver ottenuto grande popolarità con i suoi gala - genere che si potrebbe prestare a non poche derive easy - senza mai rinunciare a una grande qualità nel repertorio e nel cast. La sua ambizione - missione lui dice - è di far arrivare la “bella danza” a quanti più spettatori possibile e di farla conoscere, amare e rispettare come arte maggiore. Da segnalare dunque due date aggiuntive, il 28 e 29 gennaio 2017, vista la forte richiesta ora non evadibile dei biglietti per questo gala all stars.
“Roberto Bolle and Friends”, Teatro degli Arcimboldi, viale dell’Innovazione 20; oggi e domani ore 20,30; info www.robertobolle.com e prenotazioni www.teatroarcimboldi.it , www.ticketone.it; biglietti da 30 a 150 euro.