Cernusco (Milano) – Primo pellegrinaggio in Martesana dell’anno santo: domani i fedeli da Cologno e Vimodrone raggiungeranno Santa Maria Assunta, a Cernusco, chiesa giubilare, per ricevere l’indulgenza. Sarà una lunga cordata, sul Naviglio i credenti potranno arrivare anche a piedi, dopo essersi ricongiunti proprio lungo il canale. Due le partenze, alle 14 da piazza XI Febbraio a Cologno, e alle 14.15 dal ponte di via Dante a Vimodrone. Il percorso, di circa 5 chilometri e mezzo, è adatto a tutti. A fornire supporto durante il tragitto, il gruppo podistico dell’oratorio San Giuliano e gli Alpini di Cologno. Per chi si muove con i propri mezzi o in metropolitana l’appuntamento è direttamente a Cernusco, davanti alla chiesa, alle 16. “Abbiamo pensato a un momento sobrio, fraterno, essenziale”, sottolineano le due comunità pastorali coinvolte, la colognese “Beato Carlo Acutis” e la vimodronese “Santa Croce”.
“Sarà l’occasione per riflettere e diventare più consapevoli”. I praticanti hanno accolto subito l’invito del vicario episcopale don Antonio Novazzi che a fine dicembre ha aperto in Giubileo al fonte battesimale in Santa Maria Assunta, a simboleggiare “un nuovo inizio”. I partecipanti (non occorre iscriversi) sono pronti a vivere in prima persona il significato del momento, “la possibilità di ripensare al proprio percorso di fede e ripartire con una nuova marcia in un mondo sempre più afflitto da guerre e violenze“. In tempi lontani “l’anno giubilare era il momento per i più poveri di riscattare terreni venduti e per gli schiavi di riconquistare la libertà, oggi a ciascuno è richiesta la forza di fermarsi e tornare a vivere nella quotidianità il dono della carità e avere la tenacia per appianare le disuguaglianze“.
Dodici mesi “per uscire dall’indifferenza e tendere la mano all’altro“, dodici mesi “per guardarsi dentro e provare a portare concretamente la luce della Pace“. A chi arriverà qui sono richiesti cinque gesti per invocare il perdono: il segno della croce con l’acqua santa in ricordo del battesimo, l’adorazione eucaristica, l’ascolto della parola, la preghiera davanti al crocifisso e la scelta di un gesto di carità. La Conferenza Episcopale Italiana suggerisce di sostenere progetti di microcredito sociale di Caritas e delle Fondazioni antiusura.