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Beatrice Schiros torna a teatro dopo due anni di assenza. Intima, spudorata, schietta, quasi metaforica

L’attrice porta sul palco del Teatro della Cooperativa il monologo autobiografico scritto a quattro mani con l’amico e drammaturgo Gabriele Scotti: un racconto di vita appassionante e commovente

Beatrice Schiros

Beatrice Schiros

Milano, 30 dicembre 2024 – Se Beatrice Schiros sceglie di tornare in scena dopo due anni di assenza; se sceglie un fuoriclasse come Gabriele Scotti per aiutarla a scrivere il testo del nuovo spettacolo, non può che venirne fuori una magia. Anzi, “un rito psicomagico di ritorno al teatro”, un racconto di vita appassionante, esilarante, commovente. In due parole, “Metaforicamente Schiros”, produzione A.T.I.R. che debutterà l’8 gennaio (fino al 12) al Teatro della Cooperativa di via privata Hermada 8.

Un po’ monologo, un po’ stand up (ma anche no), lo spettacolo è un faccia a faccia personalissimo, a tratti intimo, divertente e commovente, tra Schiros e il suo pubblico. Un modo per fare il punto nel mezzo del cammin della sua vita: un primo ricordo, un aneddoto, una risata e il racconto di un’intera esistenza prende forma, passo dopo passo, senza soluzione di continuità, attraverso un ventaglio di episodi, personaggi, pensieri, che toccano tutti i temi dell’umano. Con una dedica speciale a quel grande, poco conosciuto mistero che sono i genitori, cui tanto dobbiamo, nel bene come nel male.

Gli autori 

“Metaforicamente Schiros è l’atto psicomagico con cui faccio pace con il teatro dopo due anni di assenza – dice la prolifica attrice di cinema, teatro e tv –. In questo senso per me è ben più di uno spettacolo, perché è un atto curativo, qualcosa di diverso e molto più personale di ogni cosa abbia fatto finora a teatro. In questa impresa ho voluto con me il drammaturgo e amico Gabriele Scotti, perché sapevo che le nostre sensibilità e la nostra ironia si sarebbero ben sposate. Condivido con il pubblico tanti fatti della mia vita, piccoli e grandi, drammatici o comici quando non imbarazzanti -diciamolo: cose che potrei e forse dovrei tranquillamente tacere - perché mi fa bene e credo possa fare bene anche a chi sarà in sala”. 

“Mi piace pormi come facilitatore di storie altrui – spiega invece il drammaturgo e sceneggiatore Scotti – anche molto personali, trattandole con cura ed empatia. Ascoltando i suoi racconti, mi è stato subito chiaro che quello che si stava delineando era la storia di una persona che si è persa nel momento in cui ha perso i genitori, con il forte bisogno di fare un punto sul proprio percorso di vita per ritrovare coraggio e senso per andare avanti. E questa storia mi interessa, mi riguarda. Abbiamo scelto la forma più semplice possibile: il monologo a pubblico. In scena ci sono solo Beatrice, con la sua forza scenica, uno sgabello e le parole che abbiamo scelto. Personalmente amo il monologo, è la forma teatrale che crea il massimo legame empatico tra interprete e pubblico. Ecco, Metaforicamente Schiros parla direttamente al pubblico, lo interroga su tante questioni vitali puntando dritto all’emotività, nel riso come nel pianto”.

Le info utili

Lo spettacolo è una produzione A.T.I.R. in collaborazione con Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano con il sostegno di NEXT ed. 2024/2025 Progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. 

ORARI SPETTACOLI martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20; giovedì 19:30; domenica 17; lunedì riposo. 

I biglietti sono acquistabili in biglietteria e anche online sul circuito Vivaticket.

BIGLIETTI intero 18 €; riduzioni convenzionati 15 €; under 27 10 €; over 65 9 €; giovedì biglietto unico 10 €; diritto di prenotazione 1 €