PAOLO GALLIANI
Cosa Fare

Fermento per Milano Golosa: gli artigiani del gusto in vetrina dal 14 ottobre

Rassegna al Palaghiacci. Prodotti dop, masterclass e talk: "Il cibo è innovazione"

Al via l’11esima edizione della rassegna ideata da Davide Paolini (nella foto: Milano Golosa 2022)

Non è mai diventata un’abitudine. Semmai una bella scoperta, perché apparentemente sempre uguale a sé stessa, in realtà Milano Golosa è perennemente inedita, esattamente come l’ha voluta il suo ideatore Davide Paolini: una manifestazione enogastronomica dove l’intelligenza vale almeno quanto la pancia, perché un evento che vuole celebrare la cultura alimentare non può avere gli occhi bendati ma deve guardare alle nuove sensibilità del mercato, dei produttori e dei consumatori, per interpretarle ma anche per promuoverle e generarle. Non si spiegherebbe altrimenti il successo di un appuntamento arrivato alla sua undicesima edizione, peraltro nella ritrovata collocazione in un Palazzo del Ghiaccio che quest’anno festeggia i suoi cento anni. Come dire: location "di prestigio".

Esattamente come aspira ad essere la rassegna che tra il 14 e il 16 ottobre celebrerà la maestria degli artigiani del gusto, chiamati a raccolta in una Milano che quest’anno si proporrà come città del "fermento": quello che gli chef e gli osti realizzano grazie alle fermentazioni dei prodotti; ma anche quello più metaforico, allusione evidente alle innovazioni che influenzano il mondo della cucina alimentando consapevolezza e tendenze: ad esempio, l’attenzione al mondo vegetale quindi ai legumi, alle piante, alle erbe e ai fiori edibili; il ritorno alla brace e la frollatura del pesce. Un centinaio gli espositori che andranno ad animare il "Mercato degli Artigiani", con il pubblico invitato ad assaggiare chicche golose e ad ascoltare storie virtuose.

A prendersi i riflettori saranno anche gli Show Cooking con i cuochi impegnati in esibizioni live. E avranno un ruolo centrale le cosiddette "Aree delle esperienze", isole monotematiche dedicate alle singole eccellenze individuate da un rabdomante come Paolini e celebrate nel rituale laico di Milano Golosa. Tra le tante, la bottarga Acquapazza Gourmet ottenuta dalle uova fresche di tonno rosso pescato all’amo, assieme ai cioccolatini ripieni di colatura di alici; il prosciutto ricavato da maiali di Grigio allevati allo stato semibrado nel Casentino, in Toscana; e il riso Vialone Nano biologico dell’azienda Martin Gazzani nel Veronese. Ma anche le curiose caramelle Tido’ ripiene di Amarone della Valpolicella DOCG; le passate di pomodoro "Il Poggiolo" prodotte in Umbria utilizzando una cultivar dimenticata come il Cesarino; e i lievitati firmati da un ambasciatore del gusto come Renato Bosco.

Non mancheranno le novità. Ed è facile immaginare che tra quelle più gettonate dai visitatori (biglietto anche on line su www.milanogolosa.it) risultino l’area dedicata alla degustazione dei vini e quella dove gustare le diverse tipologie di salumi, formaggi e conserve presenti tra gli stand. Senza dimenticare i talk e le masterclass che metteranno a confronto i temi d’attualità in materia di food e beverage, come l’evoluzione del bere nel corso degli anni e l’aggiornato profilo degli chef-imprenditori, protagonisti in cucina ma anche nella gestione manageriale e sostenibile della loro attività. Giusto per ribadire il concetto: il mondo gastronomico parla alla pancia. E all’intelligenza.