REDAZIONE MILANO

Mostra Dolce&Gabbana a Palazzo Reale: “Per noi un sogno che si realizza. Non sono i classici abiti su manichini”

Milano, i due stilisti raccontano com’è nato il progetto espositivo dedicato alla loro maison e aperto al pubblico fino al 31 luglio

Una delle sale della mostra di Dolce&Gabbana a Palazzo Reale

Una mostra che realizza un sogno. Così Domenico Dolce e Stefano Gabbana raccontano la genesi dell’esposizione 'Dal cuore alle mani', che sarà inaugurata domani, domenica 7 aprile a Palazzo Reale a Milano, scelta come prima tappa di un tour mondiale. "Inizialmente la mostra doveva essere inaugurata nel 2020. Poi c'è stata la pandemia e abbiamo dovuto rimandare tutto, ma non ci siamo dati per vinti perché è sempre stato il nostro sogno – spiegano i due stilisti –. In questi anni abbiamo avuto modo di rivedere il progetto, ci siamo chiesti se ci rappresentasse davvero, se il nostro messaggio arrivasse dritto al cuore. Solo una cosa non è mai stata messa in discussione: la prima tappa doveva essere a Palazzo Reale, gioiello di Milano e del mondo".

LE FOTO 

Milano, fino al 31 luglio è possibile visitare l'esposizione "Dal cuore alle mani", prima tappa di un tour mondiale nell'universo dei due stilisti

“Non volevamo la classica mostra di moda”

Visitare 'Dal cuore alle mani' è come entrare in una Wunderkammer dalla quale non si vorrebbe più uscire, fatta di abiti immaginifici e creazioni strabilianti che colpiscono al cuore, in un crescendo di emozioni dalla prima all'ultima sala. Come quando si mette piede nella quinta sala di Palazzo Reale, una vera sartoria dove lavora dal vivo una schiera di artigiani e artigiane che dà corpo e forma all'universo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. "Non volevamo – spiegano Domenico Dolce e Stefano Gabbana – che fosse la classica mostra di moda, piena di abiti appoggiati su manichini senza anima. L'abito vive attraverso la persona, attraverso il suo modo di essere, il suo istinto. Abbiamo una relazione più complessa con l'abito: non lo vediamo solo come un pezzo di stoffa, ma come vero e proprio mezzo di espressione di sé".

ITALY-FASHION-ART-DOLCE & GABBANA-EXHIBITION
ITALY-FASHION-ART-DOLCE & GABBANA-EXHIBITION

Non solo moda 

La mostra, aperta al pubblico fino al 31 luglio, racconta al mondo l'incredibile storia dei due creativi italiani. Un'esposizione che non è solo moda ma che intreccia, anche e soprattutto, la magia dell'opera, del cinema e delle arti visive, con uno sguardo particolare sulla Sicilia, da sempre intrinsecamente legata alle creazioni dei due stilisti. Il racconto prende avvio dagli spazi esterni di Palazzo Reale con una serie di opere d'arte digitale realizzate da rinomati visual artist della scena contemporanea, che hanno fornito la loro interpretazione delle creazioni di Dolce& Gabbana. Tra questi Felice Limosani, Obvious Art, Alberto Maria Colombo, Quayola, Vittorio Bonapace e Catelloo. Il percorso prosegue poi al piano nobile di Palazzo Reale con una sequenza di dieci sale che esplorano le tematiche della casa di moda, a partire da uno spazio interamente dedicato al fatto a mano.

ITALY-FASHION-ART-DOLCE & GABBANA-EXHIBITION
ITALY-FASHION-ART-DOLCE & GABBANA-EXHIBITION

Le sale

Ad accogliere i visitatori i dipinti ispirati al Grand Tour delle collezioni Alta Moda di Dolce&Gabbana firmati da Anh Duong. La seconda sala è dedicata all'arte della lavorazione del vetro veneziano. L'allestimento si snoda tra specchi e lampadari di alta caratura artigianale, creazioni pensate per riflettere i minuziosi dettagli di ricami e cristalli che arricchiscono gli abiti presentati al loro fianco. La terza sala è un tributo a 'Il Gattopardo', riferimento costante nella visione di Dolce&Gabbana. Gli ambienti della versione cinematografica di Luchino Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa sono rievocati a Palazzo Reale con un setting immersivo che riproduce la famosa scena del ballo. Al tema della devozione è dedicata la quarta sala, che si presenta avvolta in un'atmosfera barocca: sotto l'egida del cuore sacro, lo spazio presenta un contemporaneo sancta sanctorum, uno scrigno che custodisce una selezione di creazioni di alta moda e alta gioielleria che alternano il fascino del nero Sicilia all'opulenza dell'oro. 

La sala dedicata alla devozione
La sala dedicata alla devozione

Il percorso prosegue nella quinta sala con un focus sull'architettura. L'installazione immersiva presentata nella sala esprime questa connessione ricorrendo al videomapping in dialogo con le opere d'arte rinascimentali che adornano la selezione di abiti posta al centro della sala. La ricchezza della tradizione artigianale siciliana rivive nella settima sala grazie a una speciale installazione decorata a mano da maestri pittori della maiolica e del carretto siciliano e arricchita dalla video- documentazione del loro lavoro in corso d'opera. L'esplorazione della tradizione artistica siciliana prosegue nell'ottava sala con l'omaggio a Giacomo Serpotta, maestro del periodo barocco che dedica il proprio talento alla lavorazione dello stucco. La nona sala riflette la dimensione del mito, dell'opulenza e del sogno: da un lato, le divinità greche che si materializzano sotto forma di abiti eterei provenienti dalla collezione alta moda presentata nella Valle dei Tempi di Agrigento; dall'altra, una selezione di creazioni di alta sartoria impreziosite da eleganti lavorazioni a mosaico celebrano la ricchezza delle basiliche bizantine italiane. Il percorso espositivo si conclude con la decima sala, dedicata al forte legame che unisce il mondo dell'opera e la visione di Dolce&Gabbana. L'ambiente di Palazzo Reale si scompone e riprende forma nella rappresentazione dell'interno di un teatro all'italiana, dove il sipario cremisi e gli ordini dei palchi si aprono su una scena che vede protagoniste le creazioni ispirate alle opere più amate dagli stilisti, dalle eroine Tosca a Turandot, passando per Aida e Norma, opera quest’ultima che aprirà la stagione 2024/2025 della Scala.

Alcuni abiti firmati Dolce&Gabbana esposti a Palazzo Reale
Alcuni abiti firmati Dolce&Gabbana esposti a Palazzo Reale