
Pain suisse: si notino la forma leggermente allungata e la striatura bicolore (Ufficio stampa Égalité)
Bello, buono e genuino. Praticamente irresistibile. Tanto che si sta trasformando, da semplice prodotto di pasticceria (o meglio viennoiserie, per utilizzare il termine corretto), in oggetto quasi di culto. Come testimoniano le numerose fotografie pubblicate sui social, con tanto di hashtag dedicati.
La delizia
Stiamo parlando del pain suisse, brioche-saccottino “imparentato” con il classico pain au chocolat. Ma ancora più goloso. Seppure porti nel nome un riferimento alla Svizzera, la sua origine, come quella di molti altri prodotti da forno, è francese.
Fa parte dei numerosi dolci che si possono trovare nelle boulangerie d’Oltralpe, con le quali arricchire la colazione, al tavolo o anche nella versione da passeggio.
La leggenda
Una gustosa, quanto semplice, leggenda racconta delle origini del pain suisse. Si dice che un pasticcere svizzero, rimasto con il bancone pieno di avanzi d’impasto, avesse deciso di utilizzarli impiegando i primi ingredienti a disposizione, ovvero crema pasticcera profumata alla vaniglia e gocce di cioccolato.

Successivamente avrebbe "inventato” la forma a fagottino allungato e ripiegato, non arrotolato come il “cugino” pain au chocolat, più tondeggiante.
La decorazione
E la striatura, direte voi che avete visto – e magari assaggiato – il pain suisse durante una vacanza in Francia o nelle numerose panetterie gourmet che già lo propongono in Italia?
Ebbene, a inventare la decorazione sarebbe stato il pastry star (dopo le archistar, a quanto pare, ci sono anche i pastry star) francese Cedric Grolet, ideatore di questa sfoglia aggiuntiva. Il particolare avrebbe rappresentato la fortuna del pain suisse, trasformandolo nella brioche più fotografata dai food blogger di tutto il mondo, ma anche da semplici buongustai e turisti, ansiosi di condividere – almeno idealmente – con follower e amici sui social fragranza e dolcezza del fagottino.
A Milano

Numerosi marchi accreditati sul mercato della boulangerie gourmet hanno inserito il pain suisse nel loro menu. È il caso di Égalité, presente dal 2018 a Milano, attualmente con tre punti vendita, fra le pioniere nella valorizzazione del fagottino striato. Qui si prepara con burro rigorosamente Aop (Appellation d’Origine Protégée), materia prima d’eccellenza prodotta secondo metodi tradizionali in aree geografiche specifiche, sinonimo di autenticità e rispetto della tradizione.
Altri locali che propongono il loro pain suisse sono Pan’, la bakery giapponese di Milano, Marlà in corso Lodi. E ancora Faak, Ziva, Alain Locatelli colazioni e gelato, Alessandro Servida pasticceria, Loste cafè e Pavè.