PAOLO GALLIANI
Cosa Fare

Otto ristoranti aperti ad agosto a Milano da provare assolutamente

Dai ristoranti stellati alle pizzerie, passando per le trattorie milanesi tradizionali, quelle creative e i locali di cucina asiatica: ecco qualche idea per mangiare (bene) fuori casa

Due piatti di Stendhal, uno dei ristoranti meneghini più quotati

Non è propriamente la stessa cosa. Mettere il naso fuori casa per concedersi un pranzo o una cena “serviti e riveriti” in un ristorante in città non vale certo una vacanza lontano da Milano che altri si sono invece potuti permettere. Ma è una sorta di compensazione, golosa e psicologica, per chi si vede costretto a non partire. E allora, meglio saperlo: si contano a decine le trattorie, le pizzerie e i bistrot aperti tutto il mese di agosto o in larga parte. E che siano locali per tutti i gusti e tutte le tasche è evidente. Qualche consiglio s’impone. Ma da dove cominciare?

Intanto da uno “stellato” come "L’Alchimia" al 34 di viale Premuda, praticamente sempre open, a mezzogiorno e sera, domenica esclusa, spazio elettivo di uno chef ispirato come Giuseppe Pastorino. Stessa timing alla “Locanda alla Scala”, meta perfetta per chi punta ad una cucina meno fine dining ma sempre legata ai grandi classici della tradizione italiana come il Riso mantecato alla milanese con fondo di vitello. E il “sempre aperto” risulta davvero tale anche da “Crocca”, riferimento in diversi punti della città (ad esempio al 4 di via Fiamma) per chi ama la pizza bassa dal bordo ovviamente croccante. E da “Carmelina”, trattoria orientata ai sapori amalfitani e partenopei in via Cadore 2 e in via Revel 5, operativa per l’intero mese (esclusi i giorni 12,13 e 14), compreso il giorno di Ferragosto.

La grande cucina del sud verrà assicurata tutti i giorni (esclusi il 17 e 18) al Charlie Brown di via Spartaco dove a brillare sono le specialità salentine come gli “spaghetti alle vongole veraci” e le “bombette miste”. Agosto speciale anche allo “Stendhal” di via Ancona (angolo San Marco) rinomato per la cucina meneghina e alla pizzeria “Biga” di via Moscova reputata per gli impasti con farine poco raffinate, per la pizza in teglia e la “pinsa”.

Mentre gli appassionati di tartare, bowl, tonnarelli e pollo al curry non mancheranno di affollare il “Mediterranea” al 6 di via Santa Marta o in Piazza Tre Torri (fino al 10 agosto e a partire dal 19). Due ristoranti attivissimi ad agosto e da consigliare per l’ottimo rapporto qualità/prezzo: “La Rava e la Fava” della spumeggiante Clarissa che è riuscita a fare del locale in via Principe Eugenio uno degli indirizzi cult della cucina piemontese (imperdibile la panissa vercellese); e “Un Posto a Milano”, a Cascina Cuccagna, che proporrà uno speciale menù di Ferragosto firmato da Nicola Cavallaro.

Ma resteranno aperti tutto agosto anche le varie location de Il Mannarino e di Wagamama (cucina orientale), Pandenus in via Mercato 24 (insalate, risotti, costoletta, club sandwich, etc.) e Varrone in via Alessio di Tocqueville 7 (fino all’11 e poi a partire dal 19), uno dei best of per le carni e la griglia.

Infine, due dritte per un “fuori porta” agostano e gourmet a pochi chilometri da Milano. A Gaggiano, lungo la Nuova Vigevanese, c’è “La Bettolina” immersa nel verde di una cascina cinquecentesca : tra i piatti cult firmati dal giovanissimo Domenico Montanaro, il risotto ai pistilli di zafferano iraniano con burro acido e midollo di vitello. Mentre a Cuggiono fa un figurone l’agriturismo “La Galizia” delle sorelle Valeria e Anna Tarantola. A mezzogiorno di Ferragosto, menù a 55 euro tra salumi nostrani, Riso Carnaroli con caprino, peperone crusco e melanzane, quindi punta di petto di manzo e panna cotta al sambuco e menta. Non male per quella che dovrebbe essere una semplice... compensazione.
 

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