Milano – Due concerti, anzi due spettacoli, a tutto swing tra musica e parole, classe e divertimento, domenica 20 ottobre e domenica 10 novembre nel foyer del Teatro degli Arcimboldi a Milano. Nell'ambito della nona edizione di JazzMi, il festival jazz di respiro internazionale di Milano, la vocalist Elena Andreoli, alla guida del Quintet feat e Paolo Tomelleri, il clarinettista jazz più famoso d’Italia, saranno i protagonisti dell'evento che si terrà alle 11.30 (ingresso 20 euro - prevendita su https://www.teatroarcimboldi.it).
Elena Andreoli, dotata di una voce calda e dalle sfumature black, insieme a Stefano Pennini (pianoforte), Davide Galileo Parisi (chitarra), Jimmy Straniero (contrabbasso), Alberto Traverso (batteria) e Paolo Tomelleri (clarinetto) porteranno in scena il progetto Atomic Swing: un’esplorazione del jazz delle origini, a partire da quello della Golden Age, senza dimenticare il bebop, il ragtime, il charleston, il blues, l’early jazz e il jive. L’obiettivo di Elena e dei suoi musicisti è riportare il jazz alla sua dimensione più gioiosa: non a caso, i loro concerti sono un concentrato di energia e un inno alla leggerezza di chi - attraverso suoni, ritmi, arrangiamenti e parole - si diverte e vuole divertire.
Nel secondo appuntamento, quello di domenica 10 novembre sempre alle 11.30 Elena Andreoli Quintet feat e Paolo Tomelleri, presenteranno "Don’t worry, be jazz", pezzi swing e jazz poco sentiti, spesso dimenticati, in cui voce e clarinetto la fanno da padrone. Il tutto con vitalità, ironia, classe e coinvolgimento. Abituata fin da giovane a calcare i palcoscenici (ha lavorato accanto a due mostri sacri come Dario Fo e Franca Rame), intrattenere e cantare, Elena Andreoli è un’artista versatile ed eclettica, capace di interpretare, anche in senso teatrale, i brani che sceglie e di trasmettere al pubblico tutta l'energia e la gioia di vivere del 'suo' jazz. "Ho sempre apprezzato il talento di Paolo Tomelleri e la sua capacità di saper intrattenere il pubblico e ho sempre sognato di esibirmi insieme a lui, anche perché condividiamo l’amore e la passione per lo stesso tipo di musica e, per carattere, non ci prendiamo mai troppo sul serio", racconta Andreoli.