NICOLA PALMA e MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Molestata sul bus a 14 anni, il padre: “Mia figlia buttata per terra, spogliata e palpeggiata”. In un video le prime fasi dell’assalto

La violenza venerdì pomeriggio in via Lucera, quartiere Muggiano. Fermato un ventenne in cura per problemi psichiatrici e con precedenti specifici, inchiodato dai ghisa grazie alle telecamere

Molestata sul bus a 14 anni, il padre: “Mia figlia buttata per terra, spogliata e palpeggiata”. In un video le prime fasi dell’assalto

Milano – “Mai avrei creduto che mia figlia potesse trovarsi in pericolo in pieno giorno, in un quartiere che conosce bene. Eppure è successo. Non so che segni potrà lasciarle questa terribile esperienza”. È il commento del padre della quattordicenne che venerdì pomeriggio è stata vittima di una violenza cominciata su un autobus della linea 63 con palpeggiamenti e culminata in strada, in via Lucera a Muggiano, estrema periferia ovest della città, “dove quell’uomo – continua il papà – è riuscito a sfilarle i pantaloni quasi del tutto e a toccarle le parti intime”. Dopo neanche 24 ore di indagini, coordinate dal pm Rosario Ferracane, il presunto responsabile, D. B., italiano di 20 anni con problemi psichici (è in cura in un Cps) e con precedenti specifici, è stato fermato per violenza sessuale su minore dalla polizia locale. In azione i ghisa dell’Unità investigativa, del Nucleo Tutela donne e minori e del Comando decentrato di Zona 7, diretti dal comandante Gianluca Mirabelli.

La ricostruzione

Non sono neanche le 16 di venerdì quando la ragazza sale sulla 63 al quartiere Olmi per raggiungere un’amica a Muggiano. I due quartieri sono a poca distanza l’uno dall’altro. L’adolescente deve viaggiare per 5 fermate. “Si è seduta più o meno a metà dell’autobus e quel ragazzo ha preso posto proprio di fianco a lei – racconta il padre –. Non destava sospetti, era tranquillo e ben vestito. A un certo punto ha allungato una mano sulla gamba di mia figlia, poi l’ha palpeggiata. Lei è rimasta paralizzata dalla paura e poi si è alzata, intenzionata a scendere due fermate prima della sua. Mentre lasciava il suo sedile per raggiungere la porta, quel giovane ha allungato di nuovo le mani”, come ripreso in un filmato pubblicato sul nostro sito.

La violenza per strada

Una volta sul marciapiedi, la quattordicenne pensava di essere al sicuro. “Ma anche il molestatore era sceso e la stava seguendo. Quindi mia figlia ha telefonato al fratello, che era fuori casa, e all’amica dalla quale stava andando, chiedendo loro aiuto”. Nel frattempo però è stata raggiunta. “Lui l’ha buttata a terra ed è riuscito a toglierle i pantaloni toccandole le parti intime. Dobbiamo ringraziare una signora che in quel momento stava uscendo dal passo carraio con la sua auto, la quale ha notato la scena e ha urlato facendolo scappare”. Immediata la richiesta di soccorso: sul posto la polizia locale e gli operatori del 118 che hanno accompagnato la ragazza alla Clinica Mangiagalli, dove ha ricevuto supporto medico e psicologico. “Quando è tornata a casa – spiega il padre – era stremata”.

Le indagini

Nel frattempo, i ghisa erano già sulle tracce del presunto responsabile, il cui volto è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere sul bus e in strada. I fotogrammi hanno anche consentito di ricostruire il suo percorso: prima di salire sul bus 63 aveva preso la metropolitana. E in un frame lo si vede anche legare una bicicletta a un palo. Ieri alle 11 gli agenti hanno bussato a casa sua, sempre nella periferia ovest, dove vive con i genitori: hanno trovato gli stessi indumenti ripresi venerdì dagli occhi elettronici e anche la bicicletta. Il ventenne è stato poi riconosciuto da alcuni testimoni. Quindi è stato accompagnato nell’ufficio arresti e fermi di via Custodi, dove è scattato il fermo d’indiziato di delitto per violenza sessuale su minore.

Nella zona già c’era preoccupazione: lo scorso 14 marzo, un residente aveva scritto sulla pagina Facebook del quartiere Olmi che la figlia di 20 anni era stata seguita da uno sconosciuto una volta scesa dalla 63. L’ipotesi è che possa trattarsi dello stesso molestatore di venerdì. “Il fatto che il ventenne sia stato fermato fa tirare un sospiro di sollievo – commenta Stefano Gorgoglione, capogruppo di FdI in Municipio 7 e residente in zona – però bisogna intervenire: occorre un maggior passaggio delle forze dell’ordine a piedi e chiedo anche telecamere in corrispondenza di ogni fermata di mezzi pubblici. Oggi (ieri per chi legge, ndr) sono state fondamentali per fermare il presunto aggressore”.