Milano, 26 settembre 2012 - Sono 11 i feriti. Di cui due trasportati in ospedale. Questo il bilancio ufficializzato dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli per lo scontro tra due convogli della metro a Milano. E' successo alla fermata di Gioia, sulla linea verde. Alla base della sfiorata tragedia ci sarebbe il malore di un macchinista (un uomo di 40 anni) del convoglio che avrebbe perso il controllo del convoglio, entrando in stazione nonostante fosse presente un altro treno. Lo scontro è stato quindi inevitabile.
Il sindaco Giuliano Pisapia dalla sua pagina twitter ha voluto tranquillizzare la popolazione: l'incidente sarebbe avvenuto a 14 km/h. Il presidente di Atm, Bruno Rota, giunto sul posto insieme al comandante dei vigili urbani Tullio Mastrangelo, ha voluto subito precisare che nessuno è ferito in modo grave. Raffaele Cattaneo, assessore regionale ai Trasporti, ha confermato che alla base dello scontro c'è un malore di un macchinista, anche egli rimasto ferito. Il sistema di sicurezza interno non sarebbe stato disattivato e su questo punto si concentrano i pensieri della magistratura.
All'incrocio tra via Sassetti, via Paoli, via Pirelli e viale Melchiorre Goia è un continuo di ambulanze, di mezzi dei vigili urbani, della polizia e dei vigili del fuoco, oltre a quelli dei tecnici dell'Atm che sono intervenuti per lavorare sui vagoni incidentati.
CIRCOLAZIONE BLOCCATA, ORA SCORRE - Sono in corso i rilievi della polizia scientifica. La linea è stata ripristinata poco dopo mezzogiorno. I convogli sono in funzione in entrambe le direzioni con un treno navetta tra Centrale e Garibaldi che non ferma a Gioia. Sono tuttora in funzione anche in bus sostitutivi approntati da Atm dopo il tamponamento.
I TESTIMONI - "Dopo il tamponamento sul treno c'e' stato un breve periodo di totale black out, con molta paura tra tutti i passeggeri che per guardarsi intorno hanno usato i display dei telefonini. Dopo di che la luce è tornata e siamo rimasti fermi circa un quarto d'ora in attesa che il treno si muovesse e anche quando si è mosso verso la fermata - prosegue la testimone visibilmente colpita - la luce se ne è andata".
"Non c'è stato panico - aggiunge un impiegato che si trovava a bordo del treno tamponato - ma molta confusione e tutti hanno pensato a quali sarebbero potute essere le conseguenze se l'incidente fosse avvenuto nelle ore di punta e con i treni affollati''.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO - La prima chiamata al 118, per avvertire del tamponamento di stamattina in metropolitana a Milano, è arrivata dal cellulare di una persona a bordo del treno alle ore 9.48. Lo riferisce Areu, Azienda regionale emergenza urgenza. Cinque minuti dopo, l'invio del primo mezzo: ore 9.53 e dopo altri cinque minuti tutte le ambulanze erano sul posto. Nel frattempo, si erano moltiplicate le chiamate da parte dei passeggeri. Una persona ha riportato una frattura al femore, mentre una donna incinta è stata portata all'ospedale Buzzi.
IL CODACONS - “Indipendentemente dalle ragioni dell’incidente tra due treni della metro milanese, l’Atm deve rispondere dei danni subiti dai passeggeri coinvolti nello scontro, non solo in caso di ferite o danni materiali ma anche solo per la paura e lo stress patiti”. L’appello è del Codacons che chiede di incontrare i vertici di Atm “al fine di prevedere un indennizzo forfettario automatico per tutti i viaggiatori che non hanno avuto danni fisici. Per questi ultimi, invece, occorrerà stabilire un indennizzo ad hoc a seconda della gravità delle lesioni subite. Se Atm non aprirà un tavolo di trattativa sarà inevitabile il ricorso alle vie legali”.
LE INDAGINI - La polizia ha sequestrato i vagoni contenenti le scatole nere dei due convogli della metropolitana. Il sequestro è finalizzato a far luce sulle cause dell'incidente. Tra oggi e domani è attesa in procura una prima informativa sull'accaduto con la richiesta al pubblico ministero di turno del giorno di convalidare il sequestro. Sarà poi lo stesso magistrato ad aprire un fascicolo di inchiesta.
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