di Tino Fiammetta
Milano, 27 febbraio 2013 - NON CE LA FACEVA più. Era esausta ed esaurita. Era diventato uno strazio badare al marito ormai invalido e lei ha perso la testa. Dopo anni e anni di devozione incontrastata ha reagito: ed ha tentato di ucciderlo. «Lo so, l’ho fatta grossa ma almeno così lui smetteva di soffrire e io finivo in galera che è sempre meglio che continuare a fare la sua serva». Si è giustificata con un fil di voce la pensionata di 75 anni, rea confessa del tentato omicidio (aggravato) del marito di due anni più anziano, ormai costretto su una sedia a rotelle per gravi problemi di deambulazione.
«Ho preso a bastonate mio marito», ha esordito la donna quando ha chiamato intorno alle 14 dell’altro ieri pomeriggio la centrale operativa delle ambulanze. Un po’ increduli e forse ansiosi di trovarsi di fronte il solito mitomane pazzo, i lettighieri hanno chiamato il 113 e insieme sono arrivati in via Costantino Baroni, nel popolare quartiere Gratosoglio. «Sono io l’assassina», ha detto Serena Z., nata nel 1937 a Cerignola, in Puglia. Ha accolto gli agenti delle Volanti con un sibilo che non lasciava spazio ad equivoci. Nell’altra stanza c’era un uomo insaguinato ma, per fortuna, ancora vivo.
«HO PENSATO di ammazzarlo per non farlo più soffrire - ha aggiunto ancora agitata - io avrei trascorso in galera i miei ultimi anni di vita». «Non ne potevo più di questa vita passata tra il lavoro, le attenzioni alla figlia e accudire il marito malato», ha confessato. Poi ha raccontato le ultime terribili ore nelle quale aveva maturato il proposito di ucciderlo. «Gli ho sciolto cinque o sei pastiglie di sonnifero nell’aranciata e poi ho provato a soffocarlo con un sacchetto sulla testa». Per fortuna, la signora si era sbagliata e i sonniferi erano in realtà antistaminici, così il marito si era tolto il sacchetto, scatenando però la rabbia della moglie che lo ha colpito alla testa con un mattarello. L’angoscia per quanto aveva fatto aveva però preso in breve il posto della furia omicida, e la donna si era calmata e si era messa a cucinare per lui e gli aveva servito il pranzo a letto.
Tutto insomma era tornato alla normalità, ma poco dopo la donna lo ha nuovamente aggredito con il mattarello arrivando a ferirlo alla testa. La donna, in accordo con il magistrato, è stata sottoposta agli arresti domiciliari per tentato omicidio a casa della loro unica figlia. Il marito, che all’arrivo degli agenti si stava ancora medicando la ferita, è stato soccorso in codice verde al Policlinico.
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