
La donna ha chiesto aiuto appena lo sconosciuto ha citofonato
Milano - «Mi sono presa uno spavento che non auguro a nessuno. Ero sola in casa e un uomo ha tentato di intrufolarsi spaccando una finestrella. Per fortuna era troppo piccola. Ma è riuscito comunque a infilare la testa nell’ingresso. Ho vissuto attimi di terrore e non mi sono ancora ripresa dallo choc". A raccontare la sua disavventura è Elide, ottantaseienne residente in via delle Rose, al Villaggio dei fiori in zona Lorenteggio. La scena da film dell’orrore risale allo scorso 21 dicembre.
"Erano passate da poco le 22 quando qualcuno ha suonato il campanello della mia villetta. Nessuno però rispondeva. Ho chiamato il mio vicino, chiedendogli di controllare. Ma lui non riusciva a vedere da casa sua il punto del mio ingresso. Poi ho sentito un rumore di vetri infranti: un estraneo aveva rotto la finestrella trova sopra la porta blindata e stava cercando di entrare. Ho visto una testa fare capolino. Io stavo morendo di paura e il mio vicino, ancora al telefono con me, ha chiamato il 112. Per fortuna lo spazio era striminzito e quell’uomo non è riuscito a entrare".
Ma non è finita. "Poi ha fatto il giro della casa. Io mi sono messa a urlare “Aiuto, polizia!“ e lui mi ha risposto dicendomi di aprirgli, spacciandosi per un agente. Poi si è allontanato. Ai veri agenti, intervenuti quando quell’uomo era sparito, ho poi spiegato l’accaduto e ho poi sporto denuncia al commissariato Lorenteggio". La signora pensa che quella persona volesse aggredirla e derubarla. "È riuscito a portare via solo una cassetta di arance che era sulle scale. Ma il mio timore era che potesse farmi del male. Da quel giorno ho chiesto la compagnia di parenti, almeno fino a quando non mi riprenderò del tutto".
Ma c’è di più : Elide sospetta che quell’uomo sia lo stesso bloccato la mattina di Natale nel ristorante “La Forchetta“ di via Curio Dentato, dopo l’ennesima spaccata a un’attività commerciale del quartiere. "L’ho riconosciuto dalle fotografie diffuse in seguito", evidenzia. Quella mattina è finito in manette per tentata rapina impropria un italiano di 25 anni con precedenti, già noto ai poliziotti del commissariato Lorenteggio dove si presentava regolarmente per l’obbligo di firma. Vetro della porta rotto a martellate. E il presunto ladro ferito con frammenti di vetro. Da accertare se sia lui l’ignoto autore delle "sette spaccate in otto giorni" che hanno denunciato i commercianti di AsseLor.
Segnalati prima della vigilia di Natale due furti, rispettivamente da Kasanova e Permaflex, in via Lorenteggio, mentre la notte precedente era toccato al Crai di via Fiordalisi. Colpito anche il centro estetico di via Tito Vignoli. Prima ancora, “La bottega del caffè“ di via Lorenteggio 234, alle 6.30 del 18 dicembre. "Ma non ci troviamo certo di fronte a un Arsenio Lupin – ha poi commentato su queste pagine William Anzaghi, il titolare –. Ha rubato due lattine di Coca cola e due succhi di frutta. Il danno più grave è il vetro rotto, per il quale fortunatamente sono assicurato. Ringrazio le forze dell’ordine che, grazie alle telefonate dei miei vicini e alle telecamere, sono riuscite in tempo reale a bloccarlo".
Resta il dispiacere di una situazione di degrado e disperazione. "Questa persona ha agito senza un criterio, più che finire in carcere, dovrebbe essere curato in un centro apposito". La signora Elide però chiede anche "maggiori controlli delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che io o altri residenti del quartiere ci sentiamo in pericolo: due mie amiche hanno subìto scippi. E la strada a ridosso del cantiere M4 è buia di notte. Un cunicolo che diventa una via di fuga per i malintenzionati. Perché non collocare delle telecamere? Sono indispensabili per la sicurezza".