Giulia Bonezzi
Cronaca

A Milano ci sono 65mila ludopatici: "I medici siano sentinelle nel individuare dipendenti dal gioco"

L’Ordine organizza un corso per riconoscere i segnali e indirizzare i pazienti. Il presidente Rossi: "Ci servono strumenti per intercettare il problema"

In Italia la spesa (privata) per gioco supera quella pubblica per sanità

In Italia la spesa (privata) per gioco supera quella pubblica per sanità

Milano, 1 febbraio 2025 – L’Ordine manda “a scuola” i medici milanesi per insegnar loro a riconoscere la dipendenza da gioco d’azzardo, che rovinerebbe la vita a 65 mila persone a Milano. Nel 2023 gli italiani si sono giocati 150 miliardi di euro, quasi il doppio (+78%) rispetto a dieci anni prima e quasi venti (miliardi) più della spesa sanitaria nazionale, tra slot, gratta e vinci, scommesse. E gioco online, che già nel 2021 vantava un giro d’affari da oltre 8,6 miliardi in Lombardia con una puntata pro capite di 864 euro e 110 milioni bruciati nell’hinterland del capoluogo, e ingaggia i giovanissimi imitando i videogame: in base a un’indagine dell’Espad su 120 mila nuovi "addicted" stimati in Italia uno su tre è minorenne.

I circa tremila lombardi in carico ai servizi per le dipendenze per gioco patologico sono solo la punta di un iceberg che i medici milanesi vogliono contribuire a intercettare, gestire e trattare. L’Ordine dei medici (Omceo) di Milano ha organizzato un corso di formazione (in Fad asincrona) con le associazioni “La banda degli onesti” e Telefono donna, destinato sia ai medici che agli odontoiatri iscritti: è già online sulla piattaforma www.omceomi.it e ci resterà fino alla fine dell’anno, vale 4,5 crediti formativi.

E un appello particolare a seguirlo arriva ai medici di base dal collega Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine e del sindacato Snami: "Sono soprattutto i medici di famiglia a dover essere in grado di individuare precocemente possibili problemi di ludopatia dei pazienti. E per farlo servono competenze che raramente sono state approfondite: questa iniziativa serve a fornire indicazioni utili anche a individuare segnali, affrontare il tema e poi indirizzare il paziente allo specialista". Il corso è strutturato in tre moduli, i responsabili scientifici sono lo psichiatra Costanzo Gala e il sociologo Fulvio Palmieri, e tra i relatori c’è anche il dottor Riccardo Gatti, un’autorità nel campo delle dipendenze che, ricorda lui stesso, "è in costante evoluzione, con nuove sostanze, comportamenti e tecnologie che creano scenari complessi". Ai medici, aggiunge Rossi, verrano presentate "situazioni specifiche che aiutano a identificare interventi mirati e concreti", e a "restituire alla persona la speranza di poter guarire".