
San Giuliano, dipendente comunale avvisa: diffidate da questa gente
"Io e la mia compagna, truffati da una società fantasma trovata su Internet, abbiamo pagato 13.500 euro per un porticato che non è mai stato installato. Abbiamo deciso di raccontare la nostra storia per mettere in guardia altre persone da eventuali raggiri". C’è anche Antonstefano Brambilla, dipendente comunale a San Giuliano, fra le vittime della “truffa della pergola“, un giochino messo in atto da sedicenti società, che chiedono soldi per fornire presunti pergolati bioclimatici per cortili e terrazzi. Una volta incassato il denaro, secondo i racconti di più di una vittima, i soggetti in questione tergiversano all’infinito, senza fornire ai clienti la merce pattuita. In tutta Italia, sarebbero decine le persone raggirate.
"L’anno scorso, appena entrati nella nuova casa – racconta Brambilla –, io e la mia compagna abbiamo pensato d’installare in una parte del terrazzo una pergola bioclimatica, per creare uno spazio utilizzabile anche d’inverno. Abbiamo consultato diverse aziende sul web, che sono venute a casa per proporci i loro prodotti. È così che ci siamo imbattuti in una società milanese, il cui referente ci ha proposto un modello, comprensivo d’illuminazione, mostrandocene una riproduzione su un tablet. La proposta sembrava convincente, perciò abbiamo sottoscritto un contratto con una seconda società, collegata alla prima".
I malcapitati hanno versato un acconto di 6.750 euro; due mesi dopo hanno ricevuto la richiesta di saldare la somma, con altri 6.750 euro. "Ci è stato detto che il materiale nel frattempo era arrivato e a giorni sarebbero venuti a montarlo. Nonostante qualche perplessità, mi sono lasciato convincere e ho pagato". Da quel momento è iniziata, da parte dei sedicenti venditori, una lunga trafila di scuse, rinvii e tentennamenti, senza che il pergolato sia ancora stato fornito. "Giusto ieri – prosegue Brambilla – ho ricevuto una telefonata da parte del rappresentante di una delle due ditte, che respinge le accuse di truffa e dà per imminente il montaggio. Io però continuo la mia campagna d’informazione, per accendere i riflettori sulla vicenda. E, dopo una denuncia ai carabinieri, aspetto una prima udienza in tribunale, il prossimo 9 giugno".
"Altre persone sono incappate nella stessa situazione, per importi anche più alti del nostro. Ci sono oltre 30 denunce, per un volume complessivo che, ad occhio, si avvicina ai 200.000 euro".