GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Abbiategrasso, coltellate alla prof in aula: lo studente espulso, escluso dagli scrutini e bocciato

Sulla decisione presa del consiglio d'istituto il legale della famiglia del giovane, ancora al Beccaria, ha già fatto richiesta di revoca

Carabinieri davanti all'Alessandrini; nel riquadro, la professoressa Elisabetta Condò

Abbiategrasso, 20 giugno 2023 – Lo studente che lo scorso 29 maggio ha aggredito e ferito con un coltello la propria insegnante di italiano e storia all'interno dell'istituto Alessandrini è stato espulso ed escluso dallo scrutinio di fine anno scolastico. Per lui quindi una bocciatura senza attenuanti non tanto per il rendimento scolastico ma per il comportamento.

La decisione

Lo ha deciso all'unanimità il consiglio d'istituto presieduto da Simone Toffanello, rappresentante dei genitori, con un atto notificato al ragazzo e alla famiglia. Una decisione che il legale della famiglia del giovane, che è ancora al Beccaria, ha intenzione di impugnare. Così come lo stesso legale ha già fatto richiesta di revoca del provvedimento di reclusione indicando come alternativa la possibilità di inserimento in una comunità.

Il coltello e la pistola sequestrate allo studente dell'Alessandrini che aggredì la prof in aula
Il coltello e la pistola sequestrate allo studente dell'Alessandrini che aggredì la prof in aula

L’aggressione

L'aggressione era avvenuta nel corso della prima ora di lezione di quella mattina, in una classe seconda del liceo scientifico. La docente, ferita, era stata portata in ospedale, dov'è rimasta per quattro giorni, mentre il ragazzo veniva immediatamente arrestato dai carabinieri e curato nel reparto di psichiatria infantile del San Paolo prima di essere portato in carcere.

La prof

Nei giorni scorsi la docente, Elisabetta Condò, ha scritto una nota in cui afferma che "nonostante sia uscita dall’ospedale il quarto giorno dopo l’intervento, il dolore al braccio è ancora intenso, ho diverse ferite da taglio sulla testa, inclusa una microfrattura cranica, e che i colpi inferti vicino al collo per puro caso non hanno intercettato l’aorta, altrimenti non sarei più qui. Sono ancora ben lontana dal poter riprendere una vita normale. Mi attende infatti una lunga e dolorosa fisioterapia, oltre che un percorso di supporto psicologico, senza considerare il danno permanente che potrebbe conseguire a quanto accaduto".