MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Ladri di elettricità alle case Aler, famiglia minacciata dagli abusivi

Sono dovuti andare via dalla loro abitazione coloro che hanno denunciato gli allacciamenti abusivi ai contatori

Il messaggio in italiano stentato appeso in via Bolla

Il messaggio in italiano stentato appeso in via Bolla

Milano, 19 luglio 2019 - «È impossibile vivere in queste condizioni. Siamo dovuti andar via di casa perché siamo stati minacciati». La famiglia Camasso è residente in via Bolla 38, una palazzina Aler del quartiere Gallaratese definita uno dei «buchi neri» della città, piegata da degrado, criminalità e occupazioni abusive. Basti dire che, secondo gli ultimi dati, dei 244 alloggi tra i civici 26 e 42, 80 sono invasi. Vuol dire uno su tre, «presi d’assalto soprattutto da famiglie rom», segnalano di inquilini regolari.

Diversi di loro nei giorni scorsi avevano denunciato bollette pazze della corrente elettrica, col sospetto che la causa fossero gli allacciamenti fai-da-te degli abusivi nei locali contatori. Come vampiri succhierebbero energia dai contatori altrui non avendo un contratto regolare. Si parla di bollette salite alle stelle: 118 euro, 210, 133 per un inquilino di 79 anni che vive solo. Pure quelle di una signora di 92 anni sono lievitate: da 57 euro si è ritrovata a doverne pagare 129 per un consumo spropositato.

La famiglia Camasso, con due persone invalide, ha chiesto ad A2a la possibilità di dilazionare il pagamento, «abbiamo tre rate da 64 euro per un debito di 192 euro», avevano spiegato al “Giorno” la settimana scorsa. E non si tratta solo di consumo anomalo, «ci sono pure continui black-out», tanto che giovedì scorso, spinto dall’esasperazione, Gaetano Camasso, 55 anni, il capofamiglia, invalido al 70%, ha chiamato i carabinieri che entrando nel locale contatori si sono trovati al cospetto di un groviglio di cavi. Allertata Unareti, la società che gestisce la distribuzione di energia elettrica e gas in città, un intervento risolutivo è ancora atteso.

Ma nel frattempo sono arrivate le minacce: nei giorni scorsi sono stati appesi in diversi punti della palazzina al civico 38 dei fogli con messaggi scritti in un italiano stentato, in cui si accusa il signor Camasso di aver «attaccato» gli allacciamenti abusivi in cambio di denaro. In altri compaiono parolacce e insulti sempre rivolti a lui. Una situazione tesa, sfociata in una lite che è scoppiata martedì sera. Parole grosse, lanci di bottiglie hanno allarmato gli abitanti, ed è stato necessario un nuovo intervento dei carabinieri. «Poi non abbiamo dormito tutta la notte, hanno cercato di danneggiarci la porta di casa – spiega Greca Mameli, moglie di Gaetano, invalida al 100%, che respira con una bombola dell’ossigeno –. Abbiamo dovuto lasciare via Bolla per paura e ora siamo ospiti di amici. Vogliamo cambiare casa».