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Accademia del ghiaccio San Donato, l'appello: "Aiutateci a ripartire"

Attività ferme a causa del caro-bollette: le onlus. Fracta Limina e Gaudio. sostengono l’appello del titolare

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"Abbiamo bisogno di riaprire in tempi brevi per non perdere un’intera stagione d’incassi. Il Comune ci aiuti". È scattata la corsa contro il tempo per cercare di far ripartire le attività dell’Accademia del ghiaccio di San Donato, temporaneamente ferme a causa della crisi energetica e del conseguente caro-bollette. Il centro sportivo di via Maritano è tra quelli che si sono trovati in difficoltà per gli aumentati costi di gestione. La struttura, di proprietà del Comune, avrebbe dovuto riaprire ai primi di settembre, subito dopo la pausa estiva, ma il concessionario si è trovato a dover sospendere corsi e iscrizioni: la ripartenza dell’impianto avrebbe comportato, secondo le stime dello stesso gestore, una spesa di 120mila euro, nel solo mese di settembre, per l’energia elettrica necessaria ad alimentare i blocchi frigoriferi che formano il ghiaccio sulle piste. Un costo insostenibile. Da qui la scelta di sospendere per un po’ le attività. Adesso però il tempo stringe. "Se non si vuole perdere la stagione, urge ripartire ad ottobre. Altrimenti il rischio è che l’utenza venga meno poiché nel frattempo bambini e ragazzi avranno optato per altri sport", spiega il gestore Alberto Arnoldi, che ha chiesto un aiuto, anche economico, all’amministrazione di San Donato, tanto più che "di altri contributi o donazioni per ora non se ne sono visti".

"Riceviamo circa 30 telefonate al giorno da parte di genitori che chiedono quando riapriremo. L’interesse e le aspettative non mancano. Mai come adesso è necessario dare un segnale di presenza e continuità, far sapere che noi ci siamo". E mentre si aspetta un riscontro ufficiale da parte del Comune e si punta al 10 ottobre come data di un possibile riavvio, a fianco dell’Accademia del ghiaccio si sono schierate le famiglie di Fracta Limina e Gaudio, due onlus che si occupano del sostegno alle persone con autismo. Tra i frequentatori della struttura di via Maritano, attorno alla quale gravitano in totale, ogni anno, 500 allievi (100 agonisti e 400 amatori), ci sono anche dieci ragazzi seguiti da queste associazioni. "Spero che tutti comprendano - conclude il gestore - l’importanza di mantenere in vita un impianto come il nostro, l’unico del genere presente sul territorio. Sono fiducioso in una rapida decisione che consenta di ripartire il prima possibile".

Alessandra Zanardi