ANNA MANGIAROTTI
Cronaca

Milano, a lezione di buone maniere: "Vietati tute e baciamano"

Samuele Briatore e i segreti per evitare gaffe e stupire nelle occasioni mondane: "Non solo questione di apparenze, ma sostanza. E nei tempi del MeeToo..."

Corsi di buone maniere

Milano, 20 novembre 2019 -  La sede è negli spazi di FuturDome, palazzo Liberty di via Paisiello dove si riunivano i futuristi. Ora, per iniziativa di Atto Belloli Ardessi, vi abitano opere d’arte contemporanea e artisti. E mentre pulsano, ancora per qualche giorno, luci e suoni della mostra “Non Linear Spatial Normalizations” di Ricardo Carioba, si tengono il lunedì alle 18.30, con la complicità di Daniele Maffioli, i corsi dell’Accademia Italiana Galateo, presieduta da Samuele Briatore. Che ci spiega perché proprio qui: «Il termine “galateo”, o costume, rimanda ai comportamenti, quindi alla superficie espressiva dell’abito. La moda stessa è una forma d’arte. E questo palazzo ripulito risulta perfetto per riconsiderare il galateo fatto di sostanza, non di apparenze. Non “belle”, ma “buone“ maniere». Così recita il titolo del suo manuale “Le regole delle buone maniere. Impara il galateo e affascina tutti con la tua eleganza”. Utile aggiornamento. Sul lavoro niente più galanteria, che può acquisire connotati maschilisti: «A una collega non si sposta la sedia. Non si insiste per portare un pacco pesante. Al massimo, le si cede il passo in ascensore. O la si fa avanzare alla macchinetta del caffè».

Figuriamoci il baciamano... «Si riserva al Papa o a un alto prelato, al quale si bacia l’anello della mano destra».

Nel colloquio di lavoro, cosa evitare oltre a scollature, gonne sopra il ginocchio, ballerine o tacchi vertiginosi per le donne, e scarpe da ginnastica, jeans o, peggio, tuta per gli uomini ? «Le mani è importante tenerle sopra la scrivania, senza nasconderle sotto il tavolo o posarle sulle gambe. Mai dire “salve” entrando. E se è il caso di inviare una lettera/mail di ringraziamento, breve, scrivere il giorno stesso per evitare che l’intervistatore si sia scordato di noi».

Capitolo buone maniere natalizie. Basta un biglietto d’auguri in tempi di crisi? «A una festa, dove non tutti magari portano un regalo, meglio scartare tutto in un secondo tempo. E un significativo biglietto deve comunque accompagnare il regalo: mai troppo costoso, né utile come un frullatore o un “buono spesa” (ammessi solo per un parente). Fuori moda inoltre regalare oggetti fatti in casa. Peraltro, evitare le buste con la griffe stampata».

E il galateo nella globalizzazione? «Cosa un turista non deve fare nei Paesi musulmani, l’ho approfondito in un capitolo del mio manuale. Avendo vissuto a lungo in Turchia, là anche agli uomini è vietato mostrare la pelle nuda. A Istanbul ho pure sperimentato le buone maniere dei vicini di casa, prodighi e solleciti quando ti ammali».

In Occidente è proprio vietato dire “salute” a uno starnuto? «Sì. Ma per i Greci era una manifestazione dello spirito, perciò salutato».