Accerchiati e rapinati al Corvetto, due arresti

A Milano, due amici egiziani vengono picchiati da un gruppo di ragazzi per rapinarli di uno smartphone. Due aggressori vengono arrestati dai carabinieri. Successivamente, un altro ragazzo viene derubato e un sospetto armato di coltello viene fermato.

Accerchiati e rapinati al Corvetto, due arresti

I due aggressori sono stati arrestati dai carabinieri del Radiomobile

In dieci contro due per rapinare un cellulare. Due amici egiziani di 23 e 24 anni picchiati con calci e pugni da tre del branco, di cui uno "armato" di stampella. Poi l’intervento dei carabinieri del Radiomobile e l’arresto di un ventiduenne marocchino e di un diciottenne nato in Italia da genitori nordafricani, quest’ultimo già fermato a febbraio per una serie di raid in alcuni negozi del centro di Cantù. Stando a quanto emerso, l’aggressione è andata in scena alle 19.40 di giovedì in piazzale Gabrio Rosa. Il gruppo formato da una decina di ragazzi si è avvicinato ai due egiziani con la classica scusa della sigaretta; poi la prima fila di tre ha iniziato a colpirli, anche usando una stampella come arma. I giovani sono finiti a terra, e in quel frangente a uno di loro è stato portato via lo smartphone, poi perso dal rapinatore durante la fuga. I militari del pronto intervento hanno iniziato a perlustrare la zona e hanno intercettato due dei presunti picchiatori davanti a un chiosco di panini in piazzale Corvetto: in manette per rapina aggravata e lesioni in concorso sono finiti il ventiduenne marocchino che aveva con sé la stampella e il diciottenne già noto agli archivi delle forze dell’ordine per le devastazioni di Cantù, costategli un patteggiamento e un divieto di dimora nella cittadina in provincia di Como. Uno dei pestati, il ventitreenne, è stato trasportato al Fatebenefratelli: i medici gli hanno curato le ferite e lo hanno dimesso con una prognosi di sette giorni.

Sei ore dopo, all’1.30, un’altra rapina è avvenuta in via dei Missaglia: un ragazzo ha denunciato ai militari di essere stato malmenato e derubato alla fermata del tram, riferendo che il ragazzo era poi salito sul 15 diretto a Rozzano. A quel punto, gli investigatori dell’Arma hanno fermato il mezzo pubblico e sono saliti a bordo per controllare tutti i passeggeri: uno in particolare si è subito mostrato agitato; in tasca aveva un coltello a scatto con una lama di dieci centimetri, e per questo è stato ammanettato. La vittima del raid non l’ha riconosciuto il ventiseienne marocchino come la persona che l’aveva aggredito poco prima. N.P.