Milano, 15 marzo 2018 - L'aggressione in strada: «Mi ha versato del liquido addosso». La giacca sequestrata dalla polizia per capire quale sostanza ne abbia corroso il tessuto. E l’allarme che si diffonde nel quartiere con il passare delle ore. Stiamo ai fatti, quelli finora resi noti dalle forze dell’ordine. Sono da poco passate le 10.30 di ieri, siamo in via Rismondo, estrema periferia ovest di Milano. Una signora di 72 anni sta passeggiando con il marito di 82 quando, all’incrocio con via delle Forze Armate, le si para davanti una persona che lei descriverà come «di origine nordafricana». L’uomo, che l’anziana sostiene di non aver mai visto prima in vita sua, toglie il tappo a una bottiglietta di plastica che ha in mano e le spruzza contro il contenuto, bagnandole la giacca.
Forse i due pensano a uno scherzo o comunque al gesto di uno squilibrato, fatto sta che decidono di tirar dritto per evitare discussioni, convinti che quel liquido sia acqua. Pochi minuti dopo, la scoperta, all’interno di un bar nella vicina piazza Sant’Apollinare: quando la 72enne cerca di asciugare l’indumento con un fazzoletto, si accorge che la sostanza ha corroso la giacca. Scatta immediatamente l’allarme: sul posto arrivano gli agenti delle Volanti della Questura e i sanitari del 118, anche se la donna, che per fortuna non ha riportato ustioni, rifiuterà sia le cure mediche sia il ricovero precauzionale in ospedale. La giacca viene presa in consegna e sequestrata dagli investigatori di via Fatebenefratelli, che la analizzeranno per individuare il tipo di liquido e per capire se si tratti di soda caustica o di un altro tipo di materiale corrosivo.
La notizia del raid senza un perché si diffonde in poche ore nella zona tra Lorenteggio e Baggio, con decine di commenti sui social network: tra chi invita a non creare allarmismi, chi invece si dice molto preoccupato per l’accaduto e fa sapere che d’oggi in avanti «andrà in giro con un ombrellino per ripararsi» e chi infine sostiene che nel pomeriggio ci sia stato un altro episodio davanti a un supermercato della zona. Inutile dire che a molti è tornata in mente la vicenda della «banda dell’acido» messa in piedi da Alexander Boettcher e Martina Levato, anche se in quegli episodi, è bene precisarlo, gli aggressori si muovevano a caccia di vittime designate in partenza. E non a caso, come pare abbia agito l’uomo di via delle Forze Armate.