
di Simona Ballatore
Si sposta il baricentro della facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, che lascia Milano per Cesano Maderno. "Complice l’esigenza del rettore di voler tornare a tutti costi in presenza, perché l’università non è trasmissione ma condivisione di saperi. E vale a maggior ragione per una facoltà come Filosofia. Un’esigenza che richiedeva spazi nuovi". Così Roberto Mordacci, preside della facoltà, spiega il trasloco in corso.
Addio via Olgettina, si torna alle origini.
"Per esigenze di spazi e distanziamento, altri corsi di laurea hanno occupato oltre alla sede del San Raffaele alcuni locali a Milano Due, ma per Filosofia abbiamo riattivato Cesano Maderno: qui, a Palazzo Borromeo, abbiamo iniziato la nostra attività dal 2002 al 2009. Ora ci saranno otto aule più gli studi dei docenti, ma la mia idea è quella di creare un campus diffuso".
In che senso?
"C’è la biblioteca a pochi passi, che si integra col territorio. E ci sono spazi potenziali: un albergo inutilizzato che potrebbe ospitare residenze, spazi per lo studio. Penso a convenzioni con ristoranti e bar. Il territorio ha avuto una risposta mai vista, il sindaco mi ha subito scritto, il parroco ha proposto spazi... Sarà il cuore del polo di Scienze umane e sociali".
Una cittadella della Filosofia, insomma.
"E non solo. Oltre alla triennale e alla magistrale, abbiamo una magistrale - tutta in inglese - in Filosofia e politica in collaborazione con la Statale di Milano: proporrò che un semestre sia fatto qui. Ci sono state tantissime domande, sono già 180, e oltre 60 da studenti internazionali. Quest’anno poi nasce Teoria e Storia delle arti e delle immagini per formare storici e critici dinamici, che sappiano ricercare ma anche parlare al pubblico. Il pensiero va a Philippe Daverio, che tanto rimpiangiamo".
Ci sarà un’aula dedicata a lui?
"Chissà, a me piacerebbe tanto. Ne discuteremo con l’amministrazione e il senato accademico anche perché ci sono tante nuove aule da ribattezzare".
Filosofia, politica, arte.
"E ho anche un sogno per completare l’affresco: mi piacerebbe portare Economia e soprattutto un indirizzo in Management della sostenibilità. L’utopia contemporanea perseguibile. Vogliamo dare il nostro contributo e qui, il legame con le imprese, c’è già".
Lo spostamento da Milano come viene percepito dagli studenti?
"I ragazzi ci chiedono cosa succederà. Stiamo dando tutte le garanzie, sia per la capienza delle aule sia per i servizi. Lezioni in presenza ma anche in streaming, per agevolare quanti non riescono a raggiungerci per problemi legati al Covid. Tre giorni in presenza e due a distanza. Sulle residenze ci stiamo lavorando, e per gli studenti con disabilità abbiamo subito predisposto una navetta dal San Raffaele a Cesano. Siamo in uno snodo strategico per le ferrovie e a Cadorna c’è la Triennale con la quale abbiamo una convenzione per eventi insieme. Il punto non è che ci spostiamo da Milano: cambia il baricentro che, a ben vedere, è più centrale".
Cosa significa laurearsi in Filosofia nell’epoca del Covid?
"Il mondo è cambiato in maniera profonda, la pandemia è ancora in corso e non sappiamo gli effetti a medio termine anche per l’economia. La Filosofia allena all’elasticità mentale, che non è fantasticheria ma pensiero rigoroso. E sarà molto utile anche per elaborare riforme sociali e politiche, nuovi livelli di business, azioni. il 70% dei nostri laureati trova lavoro entro un anno. Oltre il 90% a tre anni dalla laurea. Le imprese hanno capito che il germe filosofico è un investimento".