
Nicoletta Ramorino aveva 93 anni
Il mondo del teatro e dello spettacolo piange la scomparsa di Nicoletta Ramorino, ideatrice e fondatrice nel 1981 del Centro Teatro Attivo, che si è spenta a 93 anni. "Grazie Nico!", si legge sul sito della scuola che ha sede in via Marocco, in zona stazione Centrale. Diplomata alla Scuola d’Arte drammatica del Piccolo Teatro e in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Ramorino ha insegnato tecniche di recitazione per quindici anni alla Scuola d’Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano e nella sua vita ha formato generazioni di attori e doppiatori, in più è stata autrice del manuale ‘Corso di dizione’. Una passione che ha trasmesso anche in famiglia: la figlia Donatella Fanfani è doppiatrice e la nipote Carlotta Michelato oggi gestisce il Centro Teatro Attivo.
"Con il cuore colmo di dolore, annunciamo la scomparsa di Nicoletta Ramorino fondatrice del Centro Teatro Attivo, una donna straordinaria che ha dedicato la sua vita all’arte, alla formazione e alla crescita di generazioni di artisti – il messaggio del Cta –. Nicoletta non era solo un’insegnante, un’attrice, una regista. Era un faro. Con il suo sguardo attento, la sua voce calda e la sua instancabile passione, ha aperto porte, acceso talenti, trasformato sogni in realtà". "Il Centro Teatro Attivo – proseguono – non è stato solo il suo progetto, ma il luogo dove ha costruito legami, trasmesso valori e creduto fino in fondo nel potere espressivo del teatro. Chiunque l’abbia conosciuta sa che Nicoletta era energia pura, determinazione, sensibilità. Il suo amore per la recitazione non si fermava alla tecnica: per lei il teatro era vita, era verità, era libertà. Ha donato strumenti, fiducia, coraggio, accompagnando attori e allievi lungo un percorso che spesso andava ben oltre il palcoscenico. Oggi il sipario si abbassa su una vita straordinaria, ma il suo insegnamento rimane negli occhi di chi ha avuto la fortuna di incontrarla. Grazie, Nicoletta".
I funerali saranno giovedì 11 nella Parrocchia di San Giovanni in Laterano.
Marianna Vazzana