RUBEN
Cronaca

Adescamenti e truffe online. Giovani a rischio

Razzante * In alcune fasce d’età c’è una certa sottovalutazione dei pericoli che si corrono nello spazio virtuale se...

Razzante * In alcune fasce d’età c’è una certa sottovalutazione dei pericoli che si corrono nello spazio virtuale se...

Razzante * In alcune fasce d’età c’è una certa sottovalutazione dei pericoli che si corrono nello spazio virtuale se...

Razzante

In alcune fasce d’età c’è una certa sottovalutazione dei pericoli che si corrono nello spazio virtuale se non si usano cautele e se non si proteggono sufficientemente i propri dati personali. In particolare sono numerosissimi gli appartenenti alla generazione Z al centro di episodi di adescamenti online, di cui una buona parte a causa dello shopping digitale. Non va meglio ai millennials, spesso vittime di truffe online sotto forma di prestiti o versamenti di denaro legati al pagamento di mutui o bollette. Lo documenta una ricerca di Trend Micro, società attiva nel settore della cybersecurity, che ha indagato a fondo il rapporto tra le varie generazioni e la sicurezza in Rete. Dall’indagine emergono conclusioni davvero allarmanti. Sono infatti proprio gli utenti più giovani a cadere vittima degli inganni online, orchestrati prevalentemente da piattaforme di shopping digitale. Lo studio evidenzia come anche i più adulti possano finire nel mirino dei truffatori. Gli inganni con cui vengono adescati i "boomers" riguardano vincite di premi o appuntamenti romantici, che i criminali della rete fingono di organizzare per estorcere denaro e informazioni personali alle proprie vittime. I giovani della generazione Z, cresciuti a pane e internet, sono quelli che tendono a fidarsi di più delle interazioni digitali e che rimangono più facilmente preda di siti web contraffatti e di inserzioni che propongono prodotti falsi. Truffe sugli investimenti o legate al mondo del lavoro rappresentano il 30% degli attacchi che colpiscono la generazione Z, ingannata dai cybercriminali con false proposte di nuova occupazione. Consapevolezza e vigilanza restano le armi migliori per difendersi da questi rischi. Occorre mantenere aggiornati i dispositivi, gestire con accuratezza le proprie informazioni personali e usare password imprevedibili.

Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano