REDAZIONE MILANO

Adolescenti, 500 famiglie chiedono aiuto

Il progetto AccogliMi del Comune di Milano supporta oltre 1.300 persone in percorsi individuali e coinvolge quasi 5.000 in attività di gruppo, offrendo orientamento psicoeducativo e accesso ai servizi della città.

Il progetto AccogliMi del Comune di Milano supporta oltre 1.300 persone in percorsi individuali e coinvolge quasi 5.000 in attività di gruppo, offrendo orientamento psicoeducativo e accesso ai servizi della città.

Il progetto AccogliMi del Comune di Milano supporta oltre 1.300 persone in percorsi individuali e coinvolge quasi 5.000 in attività di gruppo, offrendo orientamento psicoeducativo e accesso ai servizi della città.

Oltre 1.300 le persone supportate nei percorsi individuali e quasi 5mila quelle coinvolte in percorsi di gruppo. Sono i numeri che riassumono i primi due anni di di AccogliMi, i l progetto del Comune di Milano dedicato a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 18 anni e alle loro famiglie. Tra gli scopi del progetto c’è quello di offrire supporto e orientamento psicoeducativo nell’affrontare questa fase della crescita. AccogliMi può, inoltre, accompagnare gli utenti verso i servizi specialistici sanitari, educativi e ricreativi della città, grazie al contributo degli operatori di rete del progetto, educatori e professionisti presenti nei quartieri e nelle scuole, che seguono e accompagnano i ragazzi. AccogliMi ha previsto l’attivazione di un numero verde (800666315) e di una chat whatsapp e Telegram (3351251973) a cui rispondono operatori che offrono ascolto e sostegno.

Nei primi due anni di attività sono state supportate con orientamento telefonico, percorsi di supporto psicologico o accompagnamento ai servizi del territorio 538 famiglie, per un totale di 1.338 persone. Il progetto, infatti, coinvolge non solo gli adolescenti, ma l’intero nucleo familiare. AccogliMi punta anche a coinvolgere le scuole e i quartieri attraverso percorsi di gruppo dedicati a tematiche come le capacità relazionali, l’uso di stupefacenti, la gestione della rabbia. Tra aprile 2022 e agosto 2024 sono stati 690 gli incontri organizzati che hanno coinvolto quasi 5mila tra adolescenti e familiari. La maggioranza di queste persone (85%) non sono in carico a nessun servizio specialistico, né lo sia stato in passato.