MONICA AUTUNNO
Cronaca

Adozione di Natale per 12 gatti sequestrati a Vimodrone: l'appello della Lega del cane

Dodici gatti salvati dal degrado cercano casa. Affidati al rifugio di Segrate, alcuni sono già pronti per l'adozione.

Elisa Cezza del rifugio: «In aumento i casi di accumulo seriale di cani e gatti»

Elisa Cezza del rifugio: «In aumento i casi di accumulo seriale di cani e gatti»

Strappati al degrado, alla sporcizia e alla fame, appello adozione di Natale per 12 mici. Sequestrati qualche giorno fa in un appartamento di Vimodrone sono stati affidati alle cure del rifugio della Lega del cane di Segrate. Bianchi, tigrati, rossi. Alcuni di loro, ben socializzati, sono immediatamente affidabili. Per gli altri occorrerà ancora un po’ di tempo. Ma cure e affetto fanno miracoli giorno dopo giorno.

Sono stati gli operatori del canile insieme ad Ats a fare ingresso, a seguito di segnalazioni, nell’alloggio in cui erano detenute le bestiole. Uno spettacolo straziante: nessuna areazione, spazi ristretti, igiene zero, rifiuti ed escrementi dappertutto. Immediata l’azione del pm che ha decretato il sequestro e l’affidamento al rifugio. Un dato certo, l’aumento dei casi di accumulo seriale di animali, cani e gatti in particolare, "un fenomeno - così Elisa Cezza, referente del rifugio - cui bisogna prestare la massima attenzione". Le condizioni dei gattini sono buone e in miglioramento. Nelle immagini e nei video le cure e le coccole di tanti volontari. "Come è ovvio che sia - così ancora Cezza - i gatti sono diversi e hanno carattere diverso. Alcuni di loro sono docili e affettuosi, già pronti a una nuova casa. Per altri occorrerà un po’ più di tempo, sono più selvatici e vengono da una situazione difficile. Ma è una gioia vederli migliorare, tutti, giorno dopo giorno".

Solo pochi giorni fa proprio la Lega del Cane aveva lanciato un nuovo sos riguardante, nello specifico, il randagismo di ritorno e la situazione sempre più difficile dei gestori dei rifugi, ormai subissati dalle richieste di inserimento animali. All’origine, tanti fattori. Randagismo al sud sempre pesante e staffette incontrollate verso il nord; l’aumento degli accumulatori e dei sequestri; e l’ormai conclamato allarme abbandoni o cessioni a rifugi, in particolare per razze e tipologie di cane di difficile gestione, finiti in mano a proprietari non all’altezza. La richiesta, ancora una volta, quella dell’avvio di serie politiche di regolamentazione.