
Il punto in cui è morto Sante Ciaccia, 35 anni, manager di una multinazionale
Milano – Le foto postate sui social rimandano l’immagine di un papà felice, davanti alla torta del trentatreesimo compleanno abbracciato al figlio di pochi mesi. E poi gli scatti in vacanza con la moglie, le partitelle a calcetto con gli amici e la passione viscerale per la Juventus e per la squadra del suo paese natale, Monopoli. Tutto cancellato in un attimo dal drammatico schianto sui monti del Friuli a bordo di un ultraleggero: per il trentacinquenne Sante Ciaccia, manager di una società di consulenza trapiantato a Milano da più di quindici anni, non c’è stato nulla da fare.
A pilotare il velivolo c’era il marito della cugina della moglie, il capitano delle Frecce Tricolori Alessio Ghersi, originario di Domodossola, sposato e padre di due bambini. L’ufficiale era assegnato alla Pattuglia acrobatica nazionale dal 2018. Nella formazione a dieci velivoli conosciuta in tutto il mondo per le evoluzioni mozzafiato, il trentaquattrenne occupava il posto di Pony 5: il secondo gregario alla destra del capo formazione. Dopo aver volato per due stagioni nella posizione di Pony 8, dallo scorso anno era stato spostato nella nuova posizione, che era stata confermata anche per il fitto programma di eventi in calendario nel 2023.
E Ciaccia, stando a quanto poi ricostruito, era arrivato in Friuli con la famiglia proprio per assistere all’Airshow delle Frecce, in programma ieri e poi annullato in segno di lutto dai vertici dell’Aeronautica. Nel tardo pomeriggio di sabato, i due sono saliti sul Pioneer 300 e sono decollati dall’aeroporto di Campoformido (dove l’ultraleggero e costantemente manutenuto in un hangar) per effettuare un breve sorvolo sul paesaggio montano del Parco delle Prealpi Giulie. Attorno alle 18.30, la tragedia, pare già sulla via del ritorno: il velivolo si è schiantato sul Monte Musi, nell’alta valle del Torre, in provincia di Udine, a un’altezza di circa 800 metri.
I corpi carbonizzati delle vittime sono stati portati a valle già nel corso della notte tra sabato e domenica, dopo il via del magistrato di turno della Procura di Udine. I rottami – sparsi per decine di metri nel bosco – sono sotto sequestro: il pm ha delegato le indagini ai carabinieri e aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro aereo e omicidio colposo, visto che che dai primi accertamenti sembrerebbe escluso l’errore umano. Gli investigatori concordano, infatti, sul fatto che il Pioneer fosse completamente ingovernabile, dal momento che nemmeno un pilota dalla vastissima esperienza come Ghersi sia riuscito in qualche modo a condurlo a terra.
E un’altra inchiesta, più tecnica, è stata aperta dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. "Con dolore apprendo della prematura scomparsa del pilota delle Frecce Tricolori, il capitano Alessio Ghersi, che ha perso la vita insieme a un parente precipitando con un ultraleggero in Friuli. A nome mio e del Governo sentita vicinanza alle famiglie e un abbraccio all’Aeronautica Militare", il tweet di cordoglio della premier Giorgia Meloni.
Ciaccia aveva studiato all’Università Bocconi, conseguendo nel 2009 la laurea triennale in "Economia aziendale e management" e nel 2012 la specialistica in "Economia e management delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali" (con un tesi sulla costruzione della rete oncologica della Regione Basilicata). Poi il master in Management per la Sanità, sempre nell’ateneo di via Sarfatti, il periodo da ricercatore e le prime esperienze lavorative in una Rsa e in una catena di supermercati come addetto al controllo di gestione. Poi nel gennaio 2020 l’approdo in una multinazionale che opera in campo sanitario.