Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso "grande soddisfazione"; e fonti del suo dicastero hanno parlato di "una lezione per la sinistra che non vince le elezioni e riduce tutto a materia di scontro giudiziario". Dal canto suo, il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma ha spiegato in una nota che il verdetto "conferma, allo stato, la correttezza dell’iter" seguito dall’Ente nazionale per l’aviazione civile. In realtà, il Tar non si è pronunciato nel merito sulla decisione di intitolare l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. Le due ordinanze-fotocopia emesse ieri dalla prima sezione presieduta da Antonio Vinciguerra hanno respinto la richiesta di sospensiva cautelare avanzata in un caso dai Comuni di Cardano al Campo, Samarate e Somma Lombardo e in un altro dal Comune di Milano, non ravvisando il cosiddetto periculum in mora e prendendo atto dell’assenza "della gravità e dell’irreparabilità del pregiudizio paventato".
Tradotto: per i giudici, che hanno compensato le spese di lite, il diritto soggettivo che i ricorrenti vogliono tutelare giuridicamente non rischia di subìre ripercussioni immediate; si può tranquillamente attendere il pronunciamento dopo l’udienza di merito senza che i diretti interessati ne siano in qualche modo "danneggiati". Fuori dal legalese: bisognerà aspettare ancora qualche mese per capire se il procedimento che si è concluso con l’intitolazione dello scalo varesino all’ex premier, scomparso il 12 giugno 2023 all’età di 86 anni, sia stato portato avanti in maniera corretta.
N.P.