REDAZIONE MILANO

Affaire Beic, svolta sulle gare. L’Ordine cambia la piattaforma. Trasparenza e tutele per chi partecipa"

L’onere di valutare le incompatibilità resta a giuria e banditore. Se c’è conflitto, vince il concorrente

Il primo banco di prova sarà il bando per il concorso internazionale per la riqualificazione dello storico complesso dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino. L’affaire della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic), con le indagini per turbativa d’asta a carico tra gli altri delle archistar Stefano Boeri e Cino Zucchi e il dibattito aperto sulla selezione dei giurati, ha portato a una reazione dell’Ordine degli architetti di Milano. È stato introdotto infatti un nuovo modello di giuria per i concorsi di progettazione attraverso la piattaforma Concorrimi, a maggior tutela dei professionisti, che verrà sperimentato con la gara ex Tabacchi.

Un progetto realizzato tenendo conto della nota Anac di fine luglio, che "ha sancito che le giurie possono conoscere i nomi del concorrenti" mettendo mano alla spinosa questione dell’incompatibilità fra giurati e partecipanti. Nella procedura, Concorrimi raccoglie, come sempre in maniera segreta, i nomi di tutti i partecipanti in ordine alfabetico, per poi passare la lista ai potenziali commissari di giuria, i quali, se ravviseranno incompatibilità, comunicheranno direttamente all’ente banditore la loro impossibilità a far parte della giuria. Questo procedimento scaricherà completamente il partecipante da ogni onere, incombenza e responsabilità in merito al fatto di interpretare o meno la propria incompatibilità con un giurato, e lascerà la responsabilità in capo alla giuria e all’ente banditore. "Concorrimi ha disposto che il progettista abbia il diritto di rimanere rispetto a un giurato che ne riconosca delle incompatibilità - spiega Stefano Rigoni, consigliere dell’Ordine – garantendo, in primis, il diritto di partecipare al concorso del professionista".

Andrea Gianni