
Da sinistra, Salvatore Giunta e Angelo Cannizzaro in servizio in piazza Duomo
Milano – “La gente ci vede come “i sanzionatori”, “quelli delle multe”. Ma siamo molto di più. Aver salvato una vita è la nostra soddisfazione più grande". Lo raccontano Salvatore Giunta, di 45 anni, e il collega Angelo Cannizzaro, di 40, agenti di polizia locale del Comando decentrato Zona 7 che mercoledì mattina in piazza San Fedele hanno soccorso un uomo di 64 anni in arresto cardiaco riuscendo a far ripartire il suo cuore prima con massaggi cardiaci e poi con il defibrillatore di Palazzo Marino.
Quando vi siete accorti che un uomo si era sentito male?
"Erano le 9.30 e stavamo controllando alcuni monopattini in divieto di sosta – racconta Giunta – quando un barista ci ha chiamato dicendoci che c’era un uomo a terra, che non respirava. Noi abbiamo subito allertato la nostra centrale operativa e nel frattempo un passante aveva già contattato il 118, quindi mi ha passato l’operatore al telefono in modo che potessi seguire le sue istruzioni. Io nel mentre avevo già sbottonato la camicia dell’uomo e stavo già praticandogli il massaggio cardiaco. L’ho fatto per 10, 11 volte".
E il defibrillatore?
"L’operatore del 118 – continua il collega Cannizzaro – ci ha fatto sapere dove fossero i dispositivi più vicini: uno era in una banca, così sono andato a prenderlo. Nel frattempo, alcuni colleghi ci hanno portato quello collocato nell’androne di Palazzo Marino. E Giunta ha usato quello. L’uomo aveva già ricominciato a respirare grazie al massaggio ma con la prima scarica si è ripreso. Sono arrivati i paramedici e lo hanno caricato in ambulanza. Io ho sentito quell’uomo ringraziarci per avergli salvato la vita: questa è la cosa più gratificante. Noi agenti di polizia locale ci occupiamo di tante cose: sanzioni, arresti, incidenti stradali. Ma ci capita anche di salvare vite, come mercoledì". Il sessantaquattrenne è stato poi accompagnato al Policlinico, dove le sue condizioni sono in miglioramento.
Da quanto tempo siete in servizio nella polizia locale?
"Io, originario di Baucina, vicino Palermo, sono in servizio da 15 anni – risponde Giunta –. Ho moglie e due figli, il più grande di 11 anni e il più piccolo di un anno e mezzo. Il maggiore ha saputo dalla mamma del salvataggio, alla quale lo avevo raccontato al telefono, e mi ha chiamato prima che tornassi a casa". "Io sono in servizio da 13 anni – aggiunge Cannizzaro – e arrivo da Licata, vicino Agrigento. Racconterò questa storia a lieto fine al mio bimbo di 3 anni quando crescerà. E gli dirò che è stato il destino a portarci in centro, quella mattina".