Milano, 4 ottobre 2023 – L'aggressione, probabilmente per futili motivi, nel cuore della movida. Il raid del branco contro un gruppo di amici. E quelle otto coltellate sferrate per uccidere. Stanotte gli agenti di polizia hanno arrestato per tentato omicidio un sedicenne italiano e due marocchini di 16 e 17 anni, accusati del tentato omicidio di un ventunenne, finito in ospedale con un polmone collassato.
L'aggressione
Il primo intervento della polizia è andato in scena alle 2.30: gli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura sono stati inviati dalla centrale operativa in corso Como 5 per la segnalazione di un'aggressione da parte di una decina di giovani descritti come nordafricani ai danni di un gruppetto di ragazzi.
I soccorsi e le manette
Nel frattempo, i sanitari di Areu stavano già soccorrendo i due feriti: un ventiduenne trasportato in condizioni non gravi al Fatebenefratelli per una ferita alla mano e un ventunenne accompagnato in codice rosso nello stesso ospedale per gli squarci provocati da ben otto fendenti. I poliziotti hanno raccolto le testimonianze dei loro amici, per avere un identikit dei fuggitivi. Grazie a quelle descrizioni diramate via radio, gli investigatori del commissariato Garibaldi Venezia, che proprio in quelle ore stavano svolgendo un servizio di controllo straordinario tra Porta Venezia e corso Como, sono riusciti a fermare i tre minorenni,in via de Cristoforis a poche decine di metri dal luogo dell'aggressione. che sono stati riconosciuti dagli amici dei ventenni; uno di loro aveva ancora i vestiti sporchi di sangue.
Gli aggressori
Due fratelli di origine marocchina ospiti di una comunità per minori e un adolescente italiano residente nella periferia nord-ovest. Sono i profili dei tre minorenni arrestati dalla polizia stanotte in via de Cristoforis con l'accusa di aver tentato di uccidere un ventunenne, colpito alla schiena da otto fendenti e finito al Fatebenefratelli con un polmone collassato.
Il ferito fuori pericolo
Il ragazzo è in prognosi riservata in ospedale, ma i primi bollettini medici hanno per fortuna escluso il pericolo di vita. L'amico, a sua volta aggredito.nello stesso raid andato in scena davanti a un locale al civico 5 di corso Como, è stato ferito al dito medio della mano sinistra ed è stato già dimesso. Entrambi risultano residenti nell'hinterland e stanotte si trovavano in zona movida con altri ragazzi.
Chi sono gli arrestati
Dopo il raid, gli aggressori sono scappati verso piazza XXV Aprile, per poi percorrere viale Pasubio, via Bonnet e via de Tocqueville, fino a ritrovarsi nuovamente in corso Como. Gli investigatori del commissariato Garibaldi Venezia guidati dal dirigente Angelo De Simone, che in quelle ore erano impegnati in un servizio di controllo straordinario nella zona, li hanno bloccati dopo alcuni minuti in via de Cristoforis: a valle degli accertamenti investigativi, i tre, riconosciuti dagli amici delle vittime, sono stati arrestati e portati al Beccaria, d'intesa con il pm di turno della Procura per i minorenni. Uno di loro aveva i vestiti sporchi di sangue. Stando a quanto risulta, hanno precedenti per rapina, furto ed estorsione. Il sedicenne italiano vive nella periferia nord-ovest della città con i genitori di origine sudamericana, mentre i due marocchini, fratelli di 16 e 17 anni, erano ospiti fino a ieri di un centro di accoglienza per minori fuori Milano.
I numeri
Nel corso del servizio svolto in zona movida, proseguito dopo il raid, la polizia ha comminato 33 sanzioni per violazioni del Codice della strada e controllato 234 persone, accompagnandone sei in Questura per le valutazioni sulla loro posizione sul territorio nazionale.