REDAZIONE MILANO

Aggressione a Città Studi, uno degli accoltellati: “Non faceva che dire alla ragazza ‘ti uccido’. L’abbiamo bloccato in quattro”

Parla una delle tre persone rimaste ferite lunedì pomeriggio al pronto soccorso della clinica di Milano, dove un ventiduenne ha fatto irruzione per aggredire la ex compagna

La donna piangeva, si stringeva a sé stessa, mentre lui le urlava: “Ti uccido, ti uccido, ti uccido”. È questo il racconto della feroce aggressione a danni di una giovane ventiduenne italiana da parte del suo ex compagno, anche lui di 22 anni, avvenuta lunedì pomeriggio vicino al pronto soccorso della Clinica Città Studi di Milano. A descrivere la scena è una delle quattro coraggiose persone che hanno bloccato il giovane e salvato la ragazza, un italiano di 74 anni che si trovava in sala d’aspetto quando è intervenuto.

L'italiano di 74 anni accoltellato per aver difeso la ragazza
L'italiano di 74 anni accoltellato per aver difeso la ragazza

Nel tentativo di fermare il violento, sia lui che altri due uomini intervenuti – un infermiere e un addetto alle pulizie – sono rimasti feriti. Il settantaquattrenne è stato medicato e dimesso nel tardo pomeriggio, mentre gli altri due sono ancora ricoverati in ospedale.

Il racconto dell’assalto

“Il ragazzo era infuriato con lei”, spiega l’uomo. “Un uomo ha provato a bloccarlo, poi è venuta una seconda persona, poi una terza. Io sono andato a dare loro manforte. A quel punto ha tirato fuori dalla tasca un coltello, ho provato a prendere l’impugnatura ma mi ha beccato due dita. Un infermiere si è presa un fendente al polpaccio. Un altro è stato ferito. Tutto è avvenuto qua, in strada”.

I feriti sono un infermiere italiano di 57 anni e un addetto alle pulizie egiziano di 56 anni. Quando viene chiesto al settantaquattrenne se la coppia di giovane stesse litigando, lui risponde: “No, era la ragazza che si era lasciata con lui. E lui voleva farla fuori. Lei era rannicchiata a terra e lui non faceva che dirle: ti uccido”.