
Alexander Boettcher (Newpress)
Milano, 7 febbraio 2015 - "Se mio figlio ha delle responsabilità, è giusto che paghi. Altrimenti non accetto che faccia il martire per qualcun altro". A parlare è Patrizia Ravasi, la madre di Andrea Boettcher arrestato a Milano con Martina Levato lo scorso 28 dicembre per aver aggredito e sfigurato con l'acido Pietro Berbini. La coppia inoltre è indagata per altri due "agguati" (uno dei quali fallito) ad altri due giovani.
"Quando l'ho visto in carcere, mi sono permessa di invitarlo a pensare a se stesso e smetterla per un attimo di pensare agli altri perché Alexander è un ragazzo di grande lealtà, capace anche di pagare delle colpe altrui - ha detto in un'intervista a Quarto Grado - Io questo, però, non posso accettarlo".
La madre di Alexander ha spiegato "che più che trascinato, penso veramente che mio figlio fosse all'oscuro di questa vicenda". Inoltre, tra le altre cose, ha aggiunto come sia "impossibile" che Alexander "abbia mai maneggiato degli acidi" e, a proposito delle dichiarazioni di Andrea Magnani, il presunto complice arrestato pochi giorni fa che accusa Boettcher di essere la mente dell'attentato ha affermato: "Cosa altro poteva dire? In realtà chi ha fatto qualcosa è lui. E quindi se non si mostra manipolato da qualcun altro, come fa a scagionarsi? Tutto è mio figlio, fuorché un manipolatore. Forse nessuno si è accorto che prima di venire all'ultima udienza in tribunale, si vedeva benissimo che aveva pianto".