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Indaga la polizia
Milano – Un’altra aggressione. Un altro ragazzo ferito, per fortuna in maniera superficiale. E l’allarme sulla diffusione dei coltelli che torna ancora una volta a risuonare per le strade di Milano. Se giovedì sera il raid a colpi di fendenti era andato in scena in via Pasolini a Cascina Merlata (con un diciannovenne italo-marocchino finito al Niguarda con tagli alla schiena e alle mani), all’alba di ieri la scena si è spostata in viale Romagna, a due passi da piazzale Piola: uno studente spagnolo di 22 anni, iscritto all’Università di Brescia nell’ambito del programma Erasmus, è stato colpito al fianco destro; trasportato in condizioni non gravi al pronto soccorso del Fatebenefratelli, i medici gli hanno suturato il piccolo squarcio provocato da un oggetto appuntito e lo hanno dimesso.
La ricostruzione dell’episodio ci riporta alle 5.40 di ieri all’incrocio con via Pascoli. Il ventiduenne e un coetaneo connazionale, pure lui in Italia per studiare, stanno aspettando l’autobus che li porterà in stazione per prendere un treno; la serata l’hanno trascorsa con altri giovani iberici nella discoteca Alcatraz, per poi tornare in zona Città Studi con la 90 e fare una breve sosta a casa di un amico. Sono entrambi sotto la pensilina, all’altezza del civico 47, quando si avvicinano quattro giovani, descritti come probabilmente di origine nordafricana: uno di loro si avventa sul ventiduenne e cerca di strappargli la catenina d’oro, riuscendo a impossessarsi solo del ciondolo a forma di crocifisso. In quei secondi concitati, l’altro spagnolo interviene per aiutare l’amico rapinato e viene colpito al fianco.
Poi il gruppo scappa verso via Pascoli, sparendo nel nulla. Quando arrivano i sanitari di Areu, il ferito è sveglio e cosciente. Poco dopo, ecco gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, che raccolgono le testimonianze dei due aggrediti e avviano le ricerche per rintracciare i responsabili dell’assalto di viale Romagna. Un aiuto alle indagini potrebbe arrivare dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, che potrebbero aver immortalato il blitz armato o la direzione di fuga dei quattro. Gli investigatori passeranno al setaccio con estrema attenzione anche le schede sui controlli di polizia nell’area del Politecnico, per trovare possibili compatibilità tra i volti dei ragazzi identificati nelle scorse settimane e quelli tratteggiati dai ventiduenne spagnoli.
Non più tardi di dieci mesi fa, nell’aprile del 2024, l’allora questore Giuseppe Petronzi aveva fotografato una tendenza: “Sono preoccupato dall’uso dei coltelli – la riflessione legata all’analisi dei dati –, stiamo osservando una propensione a questo fenomeno qui come a Londra, dove nel 2023 ci sono stati 14mila accoltellamenti”. Un timore che vale anche per il 2025.