ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Agriturismo, si spera nella Pasqua

Il settore prova a rialzarsi dopo due anni duri: tra Milanese, Lodigiano e Monza Brianza le strutture sono 180

di Alessandra Zanardi

Il settore degli agriturismi dà qualche segnale di ripresa dopo un biennio, quello della pandemia da Covid, tra i più difficili. E le vacanze di Pasqua, insieme ai ponti di primavera, possono essere l’occasione per riscoprire le potenzialità di questo segmento economico-turistico. Ne è convinta la Coldiretti, che vede nel turismo di prossimità un volano di ripresa. "Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e il caro energia, ma anche l’andamento dei contagi - conferma l’associazione -, impattano sulle intenzioni di vacanza, favorendo le decisioni last minute". In quest’ottica, scampagnate e gite fuori porta rappresentano una soluzione per chi non vuole rinunciare a stare all’aria aperta, senza pesare troppo sul bilancio familiare.

Se la cucina a chilometro zero resta la qualità più apprezzata - prosegue Coldiretti - a far scegliere l’agriturismo è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori. "Per Pasqua siamo al completo. Le richieste non mancano, e non solo in questo periodo: non appena le restrizioni da Covid si allentano, ecco che arrivano i clienti", racconta Antonietta Tamagni, che insieme al marito Fermo Arrigoni è al timone dell’agriturismo Roverbella, a Pantigliate, dove si fa servizio di ristorazione. "La gente - prosegue - ha voglia di svagarsi senza andare troppo lontano, al contrario restando vicino a casa". "Gli ultimi due anni sono stati davvero duri, l’attività si è fermata. Ora iniziano le prime prenotazioni: persone che approfittano della Pasqua per venire a trovare i parenti al Nord", dice Imelda Casorati, fondatrice dell’agriturismo Nel Verde a Cascina Sant’Antonio di Paullo, dove si fa servizio di affitta-camere.

Secondo una mappatura della Coldiretti su dati Istat, in Lombardia sono oltre mille gli agriturismi che offrono servizio di ristorazione, per un totale di circa 40 mila posti a tavola, mentre più di 900 strutture hanno attività di alloggio, per circa 15mila posti letto complessivi. E tra Milano, Lodi e Monza Brianza sono oltre 180 le strutture pronte per le feste. Nel corso degli ultimi anni la gamma dei servizi offerti si è ampliata, arrivando a comprendere anche, in alcuni casi, degustazione, passeggiate a cavallo, escursioni, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi e fattorie didattiche. Ancora qualche numero. Tra alloggio e ristorazione, si calcola che in Lombardia il settore agrituristico abbia perso circa 80 milioni di euro in due anni. Solo nel 2020 un agriturismo lombardo su due ha dovuto fare i conti con ricavi più che dimezzati a causa dell’impatto dell’emergenza Covid.