
Il bosco verticale di Milano
Milano – Mancano pochi giorni alla Milano Design Week e chi arriva in città sembra pronto a spendere qualsiasi cifra per accaparrarsi un tetto sopra la testa. I canoni medi settimanali per un affitto breve, che nel capoluogo sono normalmente già altissimi, hanno raggiunto cifre inedite: per un bilocale arredato il prezzo è passato da 1.530 a 4.570 euro, pari a un aumento di quasi il 200 per cento. Per la settimana della manifestazione, dal 7 al 13 aprile, praticamente non ci sono più alloggi disponibili, neanche cercando in periferia o nell’hinterland.
La fotografia della situazione è stata elaborata dal Centro Studi Abitare Co. e rileva il sintomo di una città il cui mercato immobiliare degli affitti – brevi e non – è estremamente volatile. In cui ogni evento, come le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026, ha un impatto significativo sull’offerta di alloggi e quindi sui prezzi per residenti e turisti. Peraltro oltre un quinto di tutti gli appartamenti messi nel mercato di Airbnb e simili non è a norma.
Quartieri e zone più care
Abitare Co. ha analizzato gli annunci a Milano e in sei comuni dell’hinterland, registrando gli aumenti più significativi sono nei quartieri Garibaldi/Porta Volta (+256%) e Porta Romana (+219%). Anche nei sei comuni dell'hinterland i prezzi volano (+192%), con il canone settimanale che raggiunge i 1.810 euro. Rispetto allo scorso anno, i canoni degli affitti brevi a Milano nella settimana del Salone del Mobile sono aumentati in media del 6%.
Ancora una volta, è Brera la zona dove bisogna avere un portafoglio pieno per prendere in affitto un bilocale: per una settimana, il costo medio di un appartamento raggiunge i 6.150 euro con un picco di 6.860 in via della Moscova. Non va meglio nell'hinterland: a Rho, i prezzi sono aumentati del +289%, raggiungendo 2.450 euro a settimana. Seguono Sesto San Giovanni (+216%, 2.100 euro), San Donato Milanese (+200%, 2.000 euro), Corsico (+153%, 1.330 euro), Segrate (+144%, 1.540 euro) e Monza (+133%, 1.470 euro).
Crescono i prezzi e si allarga l'offerta. Secondo la ricerca sono infatti sempre più numerosi i proprietari che affittano la propria abitazione principale, sfruttando soluzioni alternative come una seconda casa o il trasferimento temporaneo presso amici e parenti, oppure mettendo in locazione una stanza.