
Al cinema con Dante Inferno e Purgatorio in 3D con la voce di Pannofino
di Simona Ballatore
Visori agli occhi, sedia girevole per guardarsi attorno e cuffie alle orecchie, per lasciarsi guidare dalla voce di Francesco Pannofino. Si entra così nell’Inferno e in un Purgatorio “inedito“ anche oggi al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Che accoglie ancora, in collaborazione con Rai e la produzione ETT del Gruppo Scai, il cinema virtuale. Lo fa nella Sala del Cenacolo, a pochi passi da quell’auditorium che un tempo ospitava la prima sala cinematografica di Milano. In un rimando continuo tra storia, letteratura, settima arte e tecnologia.
In occasione del Dantedì, il Museo della Scienza è stato scelto tra le rampe di lancio del nuovo progetto de “La Divina Commedia VR“, pronto a entrare nelle case su RaiPlay e Rai Cinema Channel, ma anche nelle scuole di tutta Italia. Due i cortometraggi, firmati dal regista Federico Basso. Da un salotto virtuale si accede ai due mondi, in un battito di ciglia. Si vestono fisicamente i panni di Dante, ci si trova immersi e smarriti in una "selva selvaggia". Avvolti dalla colonna sonora originale di Marco Morini e guidati dalla voce di Pannofino (che cuce le terzine) si comincia a camminare virtualmente, di girone in girone, tra le grida dei dannati e i violenti immersi nel sangue del Flegetonte. Si incontra Pier delle Vigne, in forma di albero, si arriva al lago ghiacciato di Cocito, tra le anime dei traditori. E pare di sentire pure il freddo prima di lasciarsi alle spalle Lucifero e di "riveder le stelle". Altro colpo di ciglio: il secondo cortometraggio conduce in Purgatorio, tra attori in carne ed ossa digitalizzati, tramonti sull’oceano e monti ricostruiti.
Un angelo spalanca la porta, sfilano accanto i superbi schiacciati a terra da massi, poi gli invidiosi con gli occhi cuciti e i lussuriosi. Il rosso fuoco lascia il passo a un prato fiorito e alla vista di Beatrice, che abbaglia. "La realtà virtuale offre un’introduzione potente alla Divina Commedia, in grado di avvicinare alla lettura, di incuriosire e stimolare soprattutto il pubblico delle giovani generazioni", sottolinea Giovanni Verreschi, ceo di ETT, che ha prodotto per Rai Cinema i due corti. Tutte le ambientazioni sono state modellate, sculptate e dipinte in 3D.