Pannolini lavabili e kit ecologico, la rivoluzione verde a Vimodrone parte dai bebè. Protagonisti 114 piccoli dei due nidi cittadini, "Martesana" e "A piccoli passi", il Comune e il gestore, la cooperative Koinè, hanno tolto dalla naftalina il ciripà. È la riscossa dei patelli, moderni naturalmente. Niente fasce bianche come una volta, ma un tripudio di colori e forme disegnate per non dare fastidio durante il gioco, o la nanna. La sostanza però è la stessa di un tempo: si mette, si lava, si riutilizza, rispettando il mantra della sostenibilità. Ma non è una moda, piuttosto "una buona pratica che può ridurre in modo significativo la plastica", spiega Marco Albertini, assessore all’Istruzione. È lui ad avere appoggiato il programma da 81mila cofinanziato da Fondazione Cariplo per il 60% e il resto dalla coop, anche davanti alle resistenze delle famiglie: "Per molti genitori l’impatto non è stato semplice. Può sembrare un passo indietro, ma abbiamo insistito e ora la sperimentazione funziona". Durerà fino a fine anno, obiettivo "plasti-free", una rotta già impostata cancellando il monouso nelle stoviglie in cucina e ora fa un altro scatto in avanti: sovrascarpe in stoffa, prodotti sfusi, acqua del rubinetto controllata, mentre all’esterno si va avanti a coltivare l’orto. Con una "fase 2" già dietro l’angolo: "Kit lavabile da consegnare ai genitori in comodato d’uso gratuito perché utilizzino il nuovo pannolino anche a casa", spiega Pamela Maffeis, coordinatrice di "Ai piccoli passi". È lei che ha scelto di introdurre il cambiamento con i diretti interessati. "Ai bimbi abbiamo spiegato la novità mettendo il ciripà alle bambole". I pannolini vengono anche sanificati per garantire la massima igiene. Come tutto ciò che ha tante vite all’interno delle strutture: piatti, bicchieri, posate. "Così i bambini diventano sentinelle ecologiche ancora prima di imparare a correre", dice l’assessore. La sua non è una provocazione, "questo è un programma precocedi educazione ambientale".
Barbara Calderola